Luca Amoriello è un giovane artista, diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. L’abbiamo incontrato in occasione dell’apertura della sua mostra “Profondo me” per capire cosa si cela dietro alla ricerca artistica che produce pezzi unici dal sapore classico.
a mostra “Profondo me” di Luca Amoriello è stata inaugurata lo scorso 22 dicembre presso la sede di COOLtour a Bolzano, in Via Sassari 13/B. L’esposizione è ad ingresso libero e gratuito e resterà aperta fino a fine gennaio. orario 8-12, 15-17, sabato e domenica chiuso.
Quando hai scoperto la tua passione per l’arte?
La passione per l’arte l’ho sempre avuta, però la voglia di studiarla diciamo che mi è venuta molto tardi, poche settimane prima del mio diploma (nel 2019). è’ stato in realtà un cambio di programma, perché al liceo non avrei voluto studiare arte ma ingegneria poi però durante gli anni della scuola ho perso la passione per la matematica, la fisica e tutte le materie che mi sarebbero servite per ingegneria e ho scoperto la creatività che mi ha guidato nella scelta dell’università e fino a qui.
Qual è l’aspetto dell’arte che ti piace di più?
Prima di tutto il fatto che non servano parole, che bastino delle figure per esprimere qualcosa e poi che ogni persona in base al proprio vissuto o alle proprie credenze interpreti, in questo caso una mia scultura, in maniera diversa. Credo che sia una specie di potere questo: lasciare ad ognuno di rivedersi dentro a un’opera d’arte, di cercarsi e (perché no?) trovarsi.
Hai già esposto da qualche parte le tue opere?
Sì, ho esposto una delle mie sculture in occasione di un concorso. A maggio scorso invece, ho esposto una scultura, in occasione della conferenza interazione degli infermieri a Bolzano.
Quale significato hai dato alla tua opera “Atoxic Thoughts?”
Diciamo che non mi piace dare un significato alle opere, perché sono molto convinto come ho già detto prima, che esso cambi in base alla persona quindi dire“ significa questo” significherebbe quasi sminuire l’interpretazione di un’alta persona.L’interpretazione che ho dato io era semplicemente cercare di ragionare con la testa propria, quindi filtrare tutte le cose negative del mondo. C’è infatti una maschera nella scultura ed è una maschera antigas, quindi lei fiata l’aria e ti fa arrivare solo l’aria pulita. È questo il significato che io ho associato ad Atoxic Troughts, filtrare tutte le cose che si sentono e che si vivono per poi ragionare con la propria testa.
Cosa vorresti fare da grande?
Per ora mi sono iscritto al corso di laurea magistrale, perché vorrei fare il professore di arte nelle scuole pubbliche e per farlo serve appunto la magistrale. Però, come per ogni opera d’arte c’è un’interpretazione personale che io non voglio guidare, lascio che la vita mi porti dove deve e non escludo nulla.
Sara Rosca COOLtour