Il Cai di Bolzano, una sezione attiva piena di proposte


La sezione di Bolzano del Cai, noto per la sua lunga tradizione e le sue numerose attività, rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di montagna e cultura alpina. Abbiamo intervistato il suo presidente, Maurizio Veronese, per conoscerne meglio programmi e attività. Veronese ci offre una panoramica completa delle proposte escursionistiche, adatte sia ai principianti che agli esperti, e del significativo impegno del Cainel promuovere la cultura della montagna attraverso mostre, film, conferenze e incontri con autori.

Il Cai di Bolzano si è fatto conoscere per le sue attività culturali – il primo pensiero va alla mostra su Walter Bonatti, in collaborazione con il Museo della Montagna di Torino, lo scorso inverno alla Galleria Civica – ma l’attività principale restano le escursioni…

Assolutamente, si. Offriamo circa una quarantina di escursioni spalmate lungo tutto l’arco dell’anno da gennaio fino a fine ottobre, per cui ogni domenica o quasi – in inverno ne organizziamo una ogni 15 giorni, a seconda del tempo. Proponiamo uscite di un giorno oppure anche trekking di più giorni. Quindi il fenomeno dell’escursionismo per noi è molto importante. È una attività a cui partecipano moltissime persone, non ultimo in quanto i nostri titolati di escursionismo fanno delle proposte che sono obiettivamente interessanti.

La vostra proposta è indirizzata ad escursionisti principianti o a esperti?

Proponiamo sia escursioni “facili”, cioè con un dislivello minimo che può andare dai 300 ai 600 metri, ma anche escursioni per persone che vogliono camminare e impegnarsi, quindi dislivelli superiori ai 1000 metri nell’arco della giornata, per chi cerca una sfida particolare perché si sente predisposto per impegnarsi notevolmente nella salita e non ha paura di arrivare sulla cima. Abbiamo entrambe le proposte: i soci possono scegliere sul libretto (scaricabile anche dal sito internet del CaiBolzano, n.d.r.) le escursioni che ritengono più adatte alle proprie capacità e poi si iscrivono a quelle che preferiscono. A volte succede che proponiamo sia l’escursione difficile, che un percorso alternativo un po’ più semplice: si parte insieme e poi chi se la sente va sulla cima.

La nostra è una proposta forte, che cerchiamo di pubblicizzare anche sulla stampa locale.

Sui giornali spesso si legge della vostra attività culturale…

È un aspetto su cui puntiamo parecchio proprio per farci conoscere, ma anche per far capire che il Cainon è solo arrampicata, speleologia o escursionismo. Il Cai propone anche cultura, intesa come avvicinamento, conoscenza e rispetto della montagna. Sono valori che non trasmettiamo solo con le uscite, ma anche proponendo riflessioni a vario livello, quindi con delle mostre, con dei film, con delle conferenze e degli incontri con autori di libri.

A questo proposito mi preme ricordare che stiamo portando gli autori di libri nelle scuole, non ultimo grazie alla dottoressa Mirca Passarella (ex dirigente scolastica, n.d.r.) che è andata in pensione ed è venuta a darci una mano nella commissione cultura del Cai. Lei è molto stimata e devo dire che ci sta dando un grandissimo aiuto per portare gli autori di libri di montagna e di narrativa per ragazzi nelle scuole. Ciò permette di avviare una riflessione su cosa significa la montagna e su cos’è l’ambiente in generale. Perché uno dei punti forti del Cai, anche essendo associazione ambientalista riconosciuta, è quello di tenere molto alla cultura dell’ambiente.

Till Antonio Mola

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