La prima attività di questa stagione è programmata per l’autunno, ma anche se mancano ancora parecchi mesi, già solo l’idea di potersi nuovamente incontrare e fare qualcosa assieme ha rallegrato gli animi degli “over” meranesi. “Abbiamo voglia di libertà, seguiamo le regole e il nostro desiderio è di tornare a muoverci senza limitazioni”, spiega Gianni Libardi, segretario del Circolo anziani della parrocchia Santa Maria Assunta di Merano.
// Di Luca Masiello
Segretario Gianni Libardi, finalmente si riparte…
Che bella frase, erano mesi che aspettavamo di poterla pronunciare; certo, dobbiamo ancora attendere che tutti siano vaccinati e sperare che non cambi nulla; ma il nostro direttivo, presieduto da Giuseppe Storti, si è già portato avanti, ed ha deciso di organizzare una bella gita della durata di sei giorni in Umbria, dal 13 al 18 settembre.
Come hanno reagito i soci?
Con una grandissima gioia: quando abbiamo ufficializzato la data della gita siamo stati tempestati di telefonate: nel giro di pochissimo tempo siamo riusciti a raggiungere la bellezza di cinquanta adesioni.
Quanti siete in tutto?
Siamo oltre 280 soci, con un’età media di 80 anni. Io, con i miei 70, sono il “bocia” della sezione! (ride, ndr)
In settembre andremo in gita in Umbria. Quando abbiamo ufficializzato la notizia siamo stati tempestati di telefonate e in poco tempo abbiamo raccolto cinquanta adesioni.
E la percentuale delle persone vaccinate?
Circa l’80 per cento dei soci ha già ricevuto la prima dose, si stima che fra maggio e giugno riescano a ricevere la seconda. Questo ci consente di ottenere il pass, tutti avranno la certificazione di aver fatto il vaccino e saremo quindi nelle condizioni di poterci muovere un po’ più liberamente.
Come avete trascorso questi mesi di chiusura?
In ottobre siamo riusciti a incontrarci per fare una gita giornaliera a Padova, ma poi basta; a parte l’amministrazione e la segreteria, l’attività è rimasta completamente ferma e la sede deserta. Il nostro timore maggiore era che non riuscissimo più a rimetterci in moto. Oggi, invece, percepisco il loro sollievo, la voglia di tante persone di riconquistare il proprio spazio. Sento la loro voglia di libertà, il loro (e mio) desiderio di tornare ad una vita normale.
Gli associati come hanno vissuto il lockdown?
Nella serenità e nella sicurezza delle loro quattro mura. I nostri soci, ma credo sia la tendenza di gran parte delle persone di questa età, sono ligi alle regole, sono combattivi, hanno uno spirito di sopportazione più temprato. Andare in gita con loro è bellissimo: si attengono ad ogni regola e non sgarrano mai.
I prossimi progetti?
Fino a settembre ancora nulla. Poi, con la gita in Umbria vogliamo continuare con le nostre consuete attività: ci troviamo il mercoledì pomeriggio nella nostra sala polifunzionale, dove facciamo la tombolata o guardiamo diapositive, ci beviamo il te o la cioccolata con i biscotti. Una volta al mese, poi, organizziamo una gita giornaliera ed il tradizionale pranzo speciale, al quale si registra sempre un’altissima adesione. Speriamo che ci sia la possibilità di fare tutto ciò. Noi ci atterremo alle regole che ci daranno, speriamo che lo facciano tutti…
In foto principale: Settembre 2019: una gita in Emilia Romagna