Il tennis nel cuore

Classe 2001, Matteo Rizzi è un giovane sportivo molto conosciuto in zona per i suoi successi sportivi nel campo del tennis, uno sport che gli ha insegnato la disciplina, la serietà e la responsabilità. Fino ad oggi ha collezionato una lunga serie di vittorie, partecipando a diversi tornei a livello locale, ma anche internazionale. Oggi studia Scienze motorie e spera in futuro di poter diventare allenatore di tennis.

La cosa che mi piace di me. 
La mia caparbietà.

Il mio principale difetto.
La mia impulsività.

La volta in cui sono stato più felice.
La felicità non esiste, mi sento sereno con quello che ho.

La persona che ammiro.
Mio nonno Carlo.

Un libro da portare sull’isola deserta.
La Divina Commedia.

La mia occupazione preferita.
Giocare a tennis.

Il paese dove vorrei vivere.
A Lugano. 

Il mio piatto preferito.
Risotto radicchio e salsiccia.

Non sopporto…
L’ipocrisia di certe persone.

Per un giorno vorrei essere…
Ricco sfondato. 

La mia paura maggiore.
Morire.

Nel mio frigo non manca…
Il tè alla pesca.

Se fossi un animale sarei.
Un lupo. 

Mi sono sentito orgoglioso quando…
Mi sono diplomato.

Il mio motto.
Se insisti e resisti, raggiungi econquisti (Trilussa).

Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Frequentare l’accademia di tennis.

Il giocattolo che ho amato di più.
Il castello della Playmobil.

I miei artisti preferiti.
Gue Pequeno e Salvdor Dalì.

Il dono di natura che vorrei avere.
Essere più alto.

La qualità che preferisco in una donna.
La sincerità.

…e in un uomo.
La lealtà.

Dico bugie solo…
Solo se strettamente necessario.

Dove mi vedo fra dieci anni.
Qui a Merano, con la mia nuovafamiglia.

Il colore che preferisco.
Il nero. 

L’ultima volta che ho perso la calma.
A Capodanno.

Da bambino sognavo…
Di diventare un tennista di sucesso, come Federer.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare…
Avere un’attività in proprio di articoli sportivi.

Autore: Francesca Morrone

Il coach di atletica

Angelo Nobile è conosciuto in città per la sua passione sportiva. È allenatore di atletica leggera e la salute delle ragazze e dei ragazzi gli sta molto a cuore.

La cosa che mi piace di me.

La lealtà intellettuale.

Il mio principale difetto.

La poca pazienza nei rapporti interpersonali.

La volta in cui sono stato più felice.

Alla nascita di mio figlio Ivan.

Un libro da portare sull’isola deserta.

Un libro di atletica leggera.

L’occupazione preferita.

Stare al campo di atletica.

Il paese dove vorrei vivere.

In Norvegia, oppure in Svezia.

Il mio piatto preferito.

La zuppa d’orzo.

Non sopporto… 

Chi non è leale ed onesto.

Per un giorno vorrei essere.

Antonio Conte, l’allenatore di calcio.

La mia paura maggiore.

Morire.

Nel mio frigo non manca… 

Una bibita fresca.

Se fossi un animale sarei… 

Uno squalo.

Mi sono sentito orgoglioso quando…

Quando sono diventato allenatore di atletica leggera di secondo livello.

Il mio motto.

Trovare soluzioni, anziché problemi.

Il capriccio che non mi sono mai tolto.

Un viaggio intercontinentale. 

Il giocattolo che ho amato di più.

Una macchinina gialla.

I miei artisti preferiti. 

Tutti gli attori del cinema italiano.

Il dono di natura che vorrei avere.

Più autorevolezza.

La qualità che preferisco in una donna… 

La simpatia e l’affidabilità. 

…e in un uomo.

La coerenza e l’affidabilità

Dico bugie solo… 

In caso di estremo aiuto.

Dove mi vedo fra dieci anni.

In un altro paese.

Il colore che preferisco.

Il giallo.

L’ultima volta che ho perso la calma.

Ad agosto.

Da bambino sognavo.

Di fare il calciatore.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.

Partecipare alle Olimpiadi come allenatore.

Autore: Francesca Morrone