Il progetto “Promemoria_Auschwitz.eu” – proposto nella nostra provincia ormai da 10 anni e realizzato grazie alla collaborazione tra Arciragazzi, Deina e AGJD – prenderà vita, seppur in una modalità diversa e innovativa – anche quest’anno, grazie ad una serie di incontri formativi a distanza.
Esattamente un anno fa, quasi 300 ragazze e ragazzi dell’Alto Adige tornavano nelle proprie case dopo il viaggio della memoria. Un percorso, questo, che ha portato i partecipanti e gli accompagnatori a vedere con i propri occhi i campi di sterminio di Auschwitz. Il progetto “Promemoria_Auschwitz.eu”, proposto nella nostra Provincia ormai da 10 anni e realizzato grazie alla collaborazione tra Arciragazzi, Deina e AGJD, prenderà vita – seppur in una modalità diversa e innovativa – anche quest’anno. Verranno proposti, da qui a giugno 2021, una serie di incontri formativi a distanza e delle proiezioni di filmati immersivi, a 360˚, del Ghetto di Cracovia, della Fabbrica di Schindler, dei campi di Auschwitz e Birkenau con visite realizzate appositamente per i partecipanti.
Abbiamo parlato con Lucia Di Michele e Sofia Mazzoleni, entrambe in passato partecipanti e, da un anno, tutor di due diversi gruppi di iscritti. “La scelta di diventare tutor è maturata alla fine dell’esperienza – racconta Lucia – durante diverse situazioni vissute grazie a Promemoria mi sono accorta del valore del rapporto e della vicinanza tra le persone”.
La stessa vicinanza è però difficile da riprodurre virtualmente ed è per questo che l’iscrizione è aperta anche alle intere classi, facendo sì che i partecipanti si conoscano già tra loro. “È un aspetto importante che renderà possibile il coinvolgimento e l’interazione tra staff e ragazzi – spiega Sofia – inoltre, credo che il progetto sarà un vero e proprio esperimento, diverso dal solito, anche per noi.”
In una società stravolta dalla pandemia non ci si può dimenticare dell’importanza della memoria. “Anche a causa della didattica a distanza, gli studenti sono indietro con il programma di storia – prosegue Sofia – le nostre proposte possono integrare le conoscenze dei ragazzi riguardo alla storia del Novecento, che spesso a scuola viene trascurata”. La storia va avanti, è vero, ma come sottolinea Lucia Di Michele: “Ci sono cose che non vanno dimenticate per rendere possibile una società migliore, anche quando si sta attraversando un momento di grande crisi”. Promemoria Auschwitz diventerà così un nuovo modo di fare memoria, dando la possibilità agli studenti di quarta e quinta superiore di approfondire la storia europea, ma anche quella locale. “Quest’anno, infatti, si percorrerà la storia territoriale con i suoi protagonisti e i suoi luoghi – una storia fatta di tracce del passato, di nomi di vie e di luoghi – una realtà complicata che va necessariamente affrontata se si desidera sfatare i pregiudizi e gli stereotipi che la affliggono”, conclude Lucia.
Il progetto porrà l’attenzione sugli uomini e le donne che hanno scelto di resistere, valorizzando la loro memoria e le loro scelte. Ci si concentrerà sulle figure di Lidia Menapace, Franz Thaler, Josef Mayr Nusser e Franz Innerhofer. Anche in questo 2021 si è deciso di partire, virtualmente, per un viaggio; senza muoversi, ma “scegliendo di avere coraggio di cambiare”.
Autore: Andrea Dalla Serra