Gries, attestato nel 1185 come Griaz, nel 1320 come Griez e dal 1525 con il nome attuale, sorge come centro abitato intorno alla fortificazione eretta sulle rovine di una precedente costruzione altomedievale (476-1000 d.C.) realizzata dalla dinastia dei Conti Morit-Grefenstein.
Il castello è citato dal 1124 come costruito per volere del conte Arnold III Morit-Grefenstein, coniugato con la bavarese Mathilde di Valley. L’estesa campagna era coltivata a vitigni, ereditati dalla moglie. Infatti, i nobili e soprattutto, i conventi bavaresi, avevano acquisito il possesso di vaste tenute, come ad esempio l’adiacente cantina presso l’antica parrocchiale di Gries, denominata Keller, che era in possesso del convento di Frisinga (Baviera) e tutto ciò imponeva un luogo fortificato per il controllo di tali tenute. Il castello era sede dell’amministrazione delle loro proprietà e residenza nobiliare. Del complesso architettonico originario rimane la cinta muraria di forma poligonale, l’imponente mastio – sopraelevato poi come cella campanaria -, il palazzo residenziale, la cappella palatina disposta su due livelli.
Dal mastio le cui murature arrivano anche allo spessore di tre metri, si accedeva al camminamento delle guardie sopraelevato.
Del palazzo residenziale si conservano solo alcuni capitelli delle bifore in marmo. Il tracciato del fossato era alimentato dalle acque del Rio Molino la porta di accesso al complesso fortificato era data dalla Torre Verde, con tanto di ponte levatoio, costruita all’epoca di Mainardo II (1294).
Estinta la famiglia dei conti Morit-Grefenstein, passa di proprietà a Mainardo II che pone il castello e il centro di Gries in concorrenza col borgo commerciale vescovile di Bolzano. Come si sa, poi Bolzano verrà assediata e sottomessa nel 1277. Il complesso fortificato verrà poi donato nel 1406 ai monaci del Monastero di S.Maria in Augia, costretti ad abbandonare il convento originario, per via delle frequenti inondazioni. I monaci iniziarono a utilizzare il primitivo castello adattandolo alle loro esigenze. L’intero complesso verrà poi completamente trasformato nel 1788 con la costruzione della chiesa abbaziale di S.Agostino.Nel 1845 con l’arrivo dei monaci benedettini di Muri (Svizzera) il complesso assumerà la sua forma definitiva attuale.
Autore: Flavio Schimenti