Che la canzone d’autore stia godendo di un momento assolutamente interessante non è un mistero per chi segue questa rubrica: ci siamo spesso occupati dei lavori di autori giovani e di quelli di altri che sono invece nel “giro” da più tempo, e i risultati si sono spesso rivelati più che interessanti. A conferma di ciò, nei giorni 7 e 8 febbraio scorsi, si è svolto a Dobbiaco, nella suggestiva cornice dell’auditorio Mahler (all’interno della struttura storica del Grand Hotel Dobbiaco) Winto.Klong, festival dei cantautori dell’Euregio.
DOBBIACO Al di là della buona e varia musica ascoltata, Winto.Klong è stato un momento d’incontro e confronto per i cantautori che si sono guadagnati l’accesso alla finale dopo una selezione (su base d’ascolto) che ha scelto i sei concorrenti più interessanti tra i sedici partecipanti.
L’impeccabile organizzazione del Centro culturale di Dobbiaco non si è limitata a mettere insieme una serata musicale a base di canzone d’autore, il festival – la cui partecipazione era aperta a musicisti di Alto Adige, Trentino e Tirolo – oltre alla finale tenutasi il venerdì sera, ha offerto momenti di convivialità tra i partecipanti e gli addetti ai lavori, con workshop dedicati e un concerto, la sera dell’8 febbraio, che ha visto esibirsi come spalla il cantautore pusterese Helmut Pinggera (uno dei promotori dell’iniziativa) e come attrazione principale Dominik Plangger, in assoluto il nome più importante – almeno per quanto riguarda il mondo di lingua tedesca – del panorama cantautorale della nostra regione.
Così, più che una gara (tra l’altro lo scarto di punti che ha determinato vincitori e vinti è stato davvero minimo), Winto.Klong è stato una festa dei cantautori a tutto tondo: certo c’erano dei premi in palio, ma il premio più importante è stato davvero lo scambio di idee e il confronto tra i sei finalisti e i due ospiti Pinggera e Plangger. Nessun trentino in finale, ben quattro bolzanini, un cantautore dell’Osttirol e Tumulti, un gruppo i cui componenti sono un misto di altoatesini, bavaresi e tirolesi austriaci: la palma è andata a Norbert Feldner, forse più folksinger che cantautore/liedermacher, ma la differenza è davvero sottile: complice della vittoria il cosiddetto televoto. Già perché oltre alla giuria, per assegnare il titolo di Winto.Klong c’è stata la partecipazione del pubblico che ha votato, pur stando in sala, tramite un’app!!!
Forte della partecipazione di suoi fan arrivati a Dobbiaco attraverso Passo Stalle, Feldner non ha avuto problemi a contare sul loro voto: questo però poco importa, perché al di là dei nomi, come si diceva poc’anzi, a vincere è stata la canzone d’autore, che fosse quella solitaria di Annika Borsetto (seconda classificata) che con la sua voce vellutata ha proposto brani in italiano, tedesco e ladino o quella più rock di Philip Trojer (terzo) che si è presentato con gruppo elettrico al completo, quella più classica e raffinata di Andrea Maffei (in trio), quella della band Tumulti o quella di Bobby Gualtirolo, in quartetto molto dylaniano.
Inutile dire che l’highlight del festival è stata l’applauditissima esibizione di Dominik Plangger la sera di sabato 8, in coppia con la moglie Claudia Fenzi al violino. A Plangger vanno i nostri complimenti per essere nella rosa di cantautori che il 7 marzo prossimo si esibiranno nell’ambito di un festival intitolato al grande singersongwriter texano Townes van Zandt: il nome di Plangger è in cartellone al fianco di fuoriclasse americani come Eric Andersen, Thom Chacon, Jono Manson, ai nostrani Gang, Massimiliano Larocca, Andrea Parodi e addirittura la star della TV gastronomica Joe Bastianich!
L’auspicio è che Winto.Klong abbia un seguito e, a sentire le proposte dei sei finalisti scaturite nel corso del workshop mattutino, non all’insegna della gara, ma piuttosto della rassegna, senza premi e vincitori, magari con collaborazioni sul palco… e in questo senso qualcosa già sta bollendo in pentola: restate sintonizzati!
In foto principale: Annika Borsetto e Bobbi Gualtirolo
Autore: Paolo Crazy Carnevale – musicofilo