Oltrisarco nella storia

Fra i tesori della città, in una zona trafficata ed in parte perifica come la via Claudia Augusta, sorgono una serie di edifici storici, dimenticati, trascurati, o dati per scontati.
Il quartiere prende il nome dalla conca di Aslago, dove correva l’antica strada che dalla valle dell’Adige conduceva verso il Brennero, attraverso il Virgolo in direzione di Cardano, per evitare l’acquitrinoso fondovalle.
Il quartiere collegato al centro dal tram nr.2 che conduceva a S.Giacomo sin dal 1913, nasconde fra le pieghe del suo tessuto urbano alcuni edifici di rilievo.
Innanzitutto la chiesa di S. Gertrude, oggi quasi nascosta. Della prima chiesa si hanno traccie fra il 1275 ed il 1336, costruita per volere dei signori di Aslago, Johann von Zenno, e completamente rifatta nella forma attuale nel 1778. A pianta centrale su progetto dell’architetto civico Franz Aigentler su commissione della famiglia Mayer, è un piccolo gioiello di epoca rococò. All’interno della cupola centrale troviamo il magnifico affresco di Carl Henrici, con la celebrazione e l’esaltazione di S.Gertrude al cospetto di Gesù Cristo. Una composizione sobria, con sfondamento della volta celeste, alla maniera del ‘600 e ‘700, ma con un quadro armonico che non si pone in alcun eccesso. La pala d’altare, sempre affidata ad Henrici, rappresenta Maria con Gesù Bambino insieme a S.Barbara e S. Gertrude. La composizione pittorica è impostata alla maniera prospettica veneziana, ed i chiaroscuri, illuminano i volti dei santi rappresentati. Altro edificio di notevole rilievo è la cosidetta “Casa bianca” o Niederhaus. Il fabbricato sorto nel 1177, come residenza dei signori di Aslago, fu completamente modificato nel 1420 per volere della famiglia Von Niederhaus. L’edificio per decoro e prestigio voleva porsi in competizione con il ciclo di affreschi a carattere profano di Castel Roncolo. Infatti, in un sussegguirsi di affreschi,possiamo trovare scene dedicate al tempo libero, all’ amore cortese, dame, nobili e cavalieri, animali esoterici, in una raffinata e lieve composizione che si pone fra i più importanti cicli di affreschi di arte profana di tutto l’Alto Adige. Lungo la via Claudia Augusta, per dare un adeguato luogo sacro alla ormai numerosa popolazione, sin dal 1910 viene progettata la chiesa del S.S.Rosario nelle forme del Jugendstil, ma solo nell’ottobre del 1935 si procederà alla costruzione attuale, inaugurata il 5 dicembre del 1937.

Autore: Flavio Schimenti

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