Laives e Bassa Atesina ai tempi degli antichi Romani

Dopo aver conquistato definitivamente con Druso e Tiberio, figli dell’imperatore Augusto, tutto il territorio retico nell’anno 15 a.C., i Romani posero mano all’organizzazione politico-militare del nuovo territorio.
Le terre annesse alla res pubblica solitamente venivano proclamate province mediante una “lex provinciae” e affidate al governo di un pretore.
Nel caso nostro Augusto mantenne in vita per diverso tempo il semplice distretto militare. Solo sotto Claudio, figlio del sopracitato Druso (quest’ultimo morì a soli 28 anni per una caduta da cavallo), oltre a essere terminata e battezzata la via Claudia Augusta, venne formata la provincia denominata Raetia con primo capoluogo Camdodunum, dove oggi sorge la località bavarese di Kempten im Allgäu.
In seguito, tutta la parte meridionale fu staccata dalla Raetia – probabilmente per non riunire sotto un unico cappello tutti i Reti sconfitti – e aggregata alla regione dell’Italia augustea Regio X Venetia et Histria, con confine a Sublavio (Chiusa). Le valli Venosta e Sarentino e una parte della valle d’Isarco rimasero nella Raetia, mentre la Val Pusteria, con l’importante città di Sebatum (S. Lorenzo di Sebato presso Brunico), venne aggregata al Norico insieme alla parte rimanente della Val d’Isarco.
Dunque Laives e Vadena, Pons Drusi (Bolzano) e Statio Mayensis (Merano) vennero di fatto inglobate nel territorio italiano e affidate tutte al municipium di Tridentum (Trento), romano già da mezzo secolo circa e che comprendeva anche le valli di Non e dell’Avisio. La Bassa Vallagarina apparteneva al municipium di Verona, la zona sudoccidentale a Brescia e il Primiero a Feltre.
Mentre proseguiva incessante la realizzazione della via Claudia Augusta fino a Passo Resia, lungo il percorso i Romani posizionarono basi militari di protezione che con il tempo sarebbero poi diventati paesi veri e propri. Endidae (Egna) fu il più rilevante in Bassa Atesina, perché da qui la strada si inerpicava verso Castelfeder dove in precedenza sorgeva un importante insediamento e luogo di culto retico. Prima di arrivare a Pons Drusi, la strada romana costeggiava – come quella retica in precedenza – la montagna fino a Laives occupata militarmente dai soldati romani, mentre una piccola stazione militare venne eretta a Pineta/Sissa sui terreni dell’odierno Maso Renner. Più a nord, punti militari furono previsti a Meltina (Maletum) e Nalles, il primo al confine con la Raetia, il secondo quale ultimo punto di controllo della strada prima del confine di Statio Mayensis (Merano).

Autore: Reinhard Christanell

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