MERANO Forse non molti sanno che, a pochi passi dai Portici, esiste una residenza che è stata per secoli rifugio e dimora sicura per principi e imperatori. Essa è nota col nome di Castello Principesco, costruito per volere del duca Sigismondo il Danaroso,conte di Tirolo nel 1450 “a ridosso e al di fuori delle mura”, come residenza meranese.
La corte era ormai da tempo a Innsbruck, ma il legame con Merano era imprescindibile. Sigismondo fece costruire la residenza con tutte le comodità dell’epoca e ogni dettaglio stilistico reca l’impronta di quel tempo: dagli affreschi ai rivestimenti lignei delle stanze, dagli arredi agli stemmi araldici, ai ferri battuti, ai pavimenti e alle stupende stufe in maiolica.
Di notevole interesse sono la cappella Palatina, con tutti gli elementi di arredo risalenti al 1450 e con una meravigliosa grata lignea in stile gotico, e la “ stanza dell’imperatore”.
Sì, perché Massimiliano I (1493-1519), imperatore, qui vi soggiornò a lungo, preferendola alla sua sede di Vienna. Dopo di lui vi soggiornò anche l’imperatore Ferdinando I nel 1564, in fuga da Innsbruck con tutta la famiglia, dopo che una grave epidemia aveva infestato l’intera valle dell’ Inn. Anche l’ Arciduca Massimiliano (1602 – 1618) vi soggiornò a lungo. Poi, a poco a poco, i membri della casa d’Asburgo se ne disinteressarono, lasciando andare il castello in progressiva rovina. Nel 1806 i conti Thurn von Taxis lo ricevettero in dono dall’allora governo bavarese, come “regalia postale per il Tirolo”.
Acquistato dal Comune di Merano nel 1875, fu restaurato ripristinando la struttura alla sua parte originaria, eliminando le successive superfetazioni. Trasformato in museo a partire dal 1880, in esso hanno trovato dimora diverse suppellettili di interesse storico e artistico.
Copyright foto principale: IDM/Azienda di soggiorno di Merano/Alex Filz
Autore: Flavio Schimenti