Bolzano, come descritto nei precedenti articoli, dopo essersi dotata di importanti giardini privati per tutto il ‘600, ’700, e fino alla metà dell’800, alla sstregua delle altre città europee, inizia, alle soglie della “rivoluzione industriale” e dell’avvento del turismo, a maturare l’esigenza di spazi pubblici verdi aperti a tutta la cittadinanza. A Londra, il primo parco pubblico venne realizzato da J. Nash nel 1814, seguiranno poi quello di Liverpool nel 1844 e tanti altri in Europa e negli Stati Uniti (New York, Central Park, 1862). Nella nostra città, il primo vero e proprio parco pubblico è quello della Stazione, 1859. Nato come elemento di collegamento urbano fra la stazione ferroviaria e il centro storico, attraverso l’asse stradario di viale della Stazione. Fra lo spazio urbano, dove Sebastian Altmann aveva progettato la struttura ferroviaria, e le prossimità del Duomo allora vi era solo campagna. Rispetto ai due lati che lo dividevano, venne posto al centro un viale alberato che conduceva verso piazza Walther – ancora non esistente. Il parco venne arricchito di piante esotiche e ornamentali ad alto fusto e aiuole fiorite, e delimitato da percorsi pedonali interni, nonché di un basso muretto di recinzione. Solo in epoca successiva, all’interno del parco trovarono posto il Teatro Civico (1913) e la Fontana delle Rane (1930). Per avere idea di come potesse essere il primo parco pubblico cittadino, oltre alle immagini d’epoca, basta puntare l’occhio verso l’attiguo Parkhotel Laurin.
I cittadini di Bolzano di allora lo chiamavano orgogliosamente “il nostro parco cittadino”.
Il secondo parco pubblico, sempre progettato da Sebastian Altmann, nel 1870 è quello ricavato entro l’incrocio tra l’attuale via Dante, via Marconi, via Carducci e via Gilm. Esso è intitolato a Peter Rosegger, scrittore austriaco originario della Storia (autore di “La casa nella foresta”, 1877, e “Il cercatore di Dio”, 1883). Si estende per una superficie di mezzo ettaro ed è circondato da viali alberati, i consueti platani, così cari alla progettualità di Altmann. Secondo il progetto originario, di forma rettangolare, era suddiviso con aiuole poste in diagonale convergenti verso una piazzetta anch’essa della medesima forma geometrica. All’interno del parco sono presenti cespugli di spirea caragna, lagherstremia e folstizia. Le colture arboree sono cedri, tigli e magnolie.
In questo parco venne esiliata la statua di Walther von Vogelweide dal 1935 fino al 1981.
Autore: Flavio Schimenti