Una persona speciale

Negli ultimi giorni è stato dato l’ultimo saluto a una persona preziosa che ci mancherà. Si tratta della pedagogista Franca Berti che personalmente ho avuto occasione di intervistare in diverse occasioni, apprezzandone equilibrio, competenza e sensibilità. Per 40 anni Franca Berti ha svolto un ruolo chiave nella società altoatesina, sicuramente non apprezzato a sufficienza. In sostanza ha sovrinteso a tutte le attività educative e formative che nella casa circondariale di Bolzano hanno lo scopo di riaffermare, giorno per giorno, la funzione rieducativa della pena che – lo ricordiamo – trova riconoscimento nel 3° comma dell’articolo 27 della nostra Costituzione, che recita così: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Si tratta del “solito” buonismo? No, tutt’altro: è puro opportunismo. Sociale.
Questo concetto ce l’ha spiegato molto bene proprio Franca Berti, da noi intervistata nel numero del 13 febbraio 2020 del nostro QuiBolzano. Il carcere così come è concepito oggi in Italia ha una recidiva altissima e quello di Bolzano (una struttura in realtà dedicata ai soli reati minori) anche dal punto di vista strutturale non può che provocare ulteriori danni, come ben sappiamo.
Questo è dunque il senso delle attività formative che le persone come Franca Berti si sforzano di portare avanti, spesso lottando contro i mulini a vento della pena malintesa come punizione esemplare, con un retrogusto di vendetta sociale. In carcere anni fa ci sono stato anch’io come commissario esterno dell’esame di maturità di un detenuto privatista, e ho percepito quanta speranza – per tutti – è contenuta in operazioni di questo genere. Prima della sua prematura scomparsa, Franca Berti è stata anche a lungo consigliera comunale, unanimamente apprezzata per la sua moderazione e la sua propensione al dialogo, nonostante la naturale intransigenza sui suoi principi democratici. E la pedagogista ha saputo essere anche una donna forte ma al contempo dolce in contesti governati da uomini. Testimoniando un’umanità che resterà davvero nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla.

Autore: Luca Sticcotti – Direttore del giornale

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