“Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione”, sancì Hegel; una frase che sembra calzare a pennello con la vita di Andrea Zanotti, un giovane – ha da poco passato la quarantina – scrittore di Bolzano che con una produzione letteraria decisamente prolifica sta diventando un nome nel mondo del fantasy. È uscita da poco la sua ultima fatica, “Voodoo” (edito dalla Dark Zone di Roma), ma nei prossimi mesi usciranno altri due suoi libri. E il fatto curioso è che in questo scrittore vivono due anime: quella dell’artista e quella dell’economista.
Come nasce Andrea Zanotti?
Ho una formazione scientifico-economica. Ho frequentato il liceo scientifico, ho una laurea in economia e commercio, ho lavorato tre anni presso alcuni commercialisti, in azienda elettrica e oggi mi occupo di investimenti in borsa, in particolare della compravendita di certificati finanziari. E ho sempre avuto la passione per la mitologia, per le religioni antiche collegate anche alla letteratura fantastica, quindi il fantasy e la fantascienza.
Come riesce a conciliare il suo spirito economista con quello umanista?
Quando uno ha una passione, alla fine riesce a trovare il tempo per tutto, perché è giusto seguirla. Mi ritengo fortunato: una passione mi permette di vivere, l’altra di seguire i miei interessi per la scrittura, per la mistica e per la mitologia.
Una mitologia che, leggendo i suoi libri, pare frutto della sua fantasia…
Alla fine sì, ma credo che sia una sorta di rielaborazione di tutto quello che ho letto; qualcosa rimane sempre nel cervello, sia a livello conscio che a livello inconscio. E poi c’è lo studio: per “Voodoo”, per esempio, mi sono informato, ho studiato i vari rituali di questa religione e li ho descritti.
Quanti libri ha pubblicato?
Ho iniziato dieci anni fa autopubblicando le mie opere: avevo scritto la mia prima trilogia, “Mondo 1”, e ho messo in internet il primo libro gratis, a disposizione di tutti. Ho notato che in tanti lo hanno letto, così ho messo in vendita il secondo, a un prezzo simbolico di 1 euro e 99, e anche in quel caso ho visto che c’era pubblico. Così ho proposto la seconda trilogia, “Mondo 2”, con la stessa modalità.
E come è passato alle case editrici?
Ho iniziato a pensare che sarebbe stato meglio cambiare, anche per avere un marchio dietro che garantisse un minimo di qualità. Ho mandato allora un mio scritto alla Delos digital, la casa editrice di Franco Forte, un autore blasonato che scrive dei romanzi storici ed è anche un grande appassionato di fantascienza. A lui il libro è piaciuto, così è iniziata la mia avventura nella carta stampata. Poi sono approdato alla casa editrice Plesio Editore, specializzata proprio in fantasy, con la quale ho pubblicato “Dracophobia”. E infine ho pubblicato “Voodoo” con la Dark Zone, una grossa casa editrice di Roma.
Ha altri libri nel cassetto?
Il prossimo mese con la Dark zone uscirà un weird western che mi ha davvero soddisfatto scrivere. Doveva uscire al Salone del libro di Torino, ma purtoppo la kermesse è stata annullata a causa della pandemia. E poi ho un altro romanzo che avevo scritto qualche tempo fa, si intitola “Il mesmerista” e dovrebbe uscire entro il prossimo trimestre con la Mezzelane editore.
Autore: Luca Masiello