QuiIntervista a Gianni Libardi che vive a Merano, è originario di Bolzano e attualmente svolge quotidianamente servizio di volontariato all’interno della Parrocchia di Santa Maria Assunta, dove tra l’altro si occupa dell’organizzazione di una parte delle attività del circolo anziani. È felicemente in pensione da circa quattro anni.
La cosa che mi piace di più.
Rendermi utile per il prossimo.
Il mio principale difetto.
Sono impulsivo.
Il mio momento più felice.
La nascita dei miei due figli.
La persona che ammiro di più.
Mia moglie, per la pazienza che ha nei miei confronti.
Un libro sull’isola deserta.
Non sono uno che legge molto i libri.
La mia occupazione preferita.
Organizzare viaggi ed eventi.
Il Paese dove vorrei vivere.
Cosa c’è meglio della nostra Italia?
Il mio piatto preferito.
La carbonara e la pizza.
Non sopporto…
I presuntuosi e i prepotenti.
Per un giorno vorrei essere…
Una persona tranquilla e rilassata.
La mia paura maggiore.
Perdere un figlio.
Nel mio frigo non manca mai…
Lo yogurt.
Se fossi un animale sarei…
Un leopardo.
Mi sono sentito orgoglioso quando…
Quando sono stato di vero aiuto per qualcuno.
Il mio motto.
Cercare di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.
Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Nessuno, perché mi sono sempre concesso quello che ho potuto permettermi.
Il giocattolo che ho amato di più.
Il trenino della Lima e Rivarossi.
I miei poeti preferiti.
Pascoli e D’Annunzio.
I miei pittori preferiti.
Raffaello e Michelangelo.
Il dono di natura che vorrei avere.
Più pazienza.
Dico bugie solo…
Le dico spesso per scherzare.
Dove mi vedo fra dieci anni.
A Merano.
Il colore che preferisco.
Il blu.
L’ultima volta che ho perso la calma.
Mi capita spesso…
Da bambino sognavo…
Di guidare i camion.