QuiIntervista a Laura Andrian, meranese, insegnante mancata, lavora come contabile perché ama la matematica. Ha iniziato da bambina a giocare al teatro, una passione che l’ha “salvata” nei momenti più bui della vita e le ha fatto conoscere il suo attuale compagno. La sua casa è il “Piccolo Teatro di Merano”, ma non ha mai rinunciato a collaborazioni, progetti, sconfinando anche nella danza e ora sente di volersi cimentare nella regia.
La cosa che più mi piace di me.
La testardaggine.
Il mio principale difetto.
La testardaggine (a volte esagero).
La volta che sono stata più felice.
Ogni nascita (di bambini, progetti, idee) mi fa felice. Ma se devo scegliere: quando sono nati i miei figli e i miei nipotini.
La persona che ammiro di più.
Ammiro tutte/i coloro che amano la vita, nonostante le avversità e le brutture che devono affrontare.
Un libro da portare sull’isola deserta.
Ne posso portare 2? “Come sopravvivere su un’isola deserta” e, come secondo, “I pilastri della terra”.
La mia occupazione preferita.
“Vivere” il teatro, leggere, passeggiare nella natura.
Il paese dove vorrei vivere.
A Merano, ma se si affacciasse su un lago… sarebbe mille volte meglio!
Il piatto preferito.
Il risotto, in tutti i modi, basta che non sia scotto.
Non sopporto…
L’ipocrisia e la prepotenza.
Per un giorno vorrei essere…
Un uomo. Sono molto curiosa.
Nel mio frigo non manca…
L’insalata.
Se fossi un animale sarei…
Un elefante, direbbe mia sorella (non dimentico). Una capra, direbbe mia mamma (per via dell’insalata).
Mi sono sentita orgogliosa…
In varie occasioni, ma un premio inaspettato ad un concorso nazionale per monologhi al femminile mi ha ripagato di tanto impegno e fatica.
Il mio motto.
Mai dire ormai.
Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Un lungo viaggio (che so, in America o in Australia).
Il giocattolo che ho amato di più.
Il Lego e le mie bambole.
Il dono di natura che vorrei avere.
Tutto ciò che sono, che ho, è un dono di natura. Ma se potessi mangiare tutto quel che mi piace senzamettere su chili… Ah, che regalo mi farebbe la natura!
La qualità che preferisco in una donna…
Mi piacciono le donne che sannofarsi valere, senza per questo rinunciare alla propria femminilità (siamo diversi, è scientificamente dimostrato)
…e in un uomo.
La sincerità, la gentilezza, la disponibilità, il senso di responsabilità, la bellezza (morale, dai…). Esagero?
Dico bugie solo…
Non ci riesco, divento rossa o mi viene da ridere. Funziona solo se voglio evitare di ferire qualcuna/o.
Dove mi vedo fra dieci anni.
Come un’arzilla guida turistica in giro per Merano, a descrivere le bellezze storiche e artistiche della mia città.
Da bambina sognavo…
Di fare l’avvocata, chissà perché.
Autrice: Francesca Morrone