Aspettando la “Ringpromenade”

Piano piano il progetto di connessione delle passeggiate intorno alla conca di Bolzano sta prendendo forma. Vi proponiamo il punto della situazione, presentandovi la mappa del percorso e sentendo l’assessora comunale all’ambiente.

A metà marzo il consiglio comunale ha approvato il Piano del Verde del Comune di Bolzano: un programma che punta ad un aumento del verde pubblico fruibile in città per una Bolzano più green e più attenta all’ambiente e alla biodiversità.
Il Piano, in capo al vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Luis Walcher e all’assessora all’ambiente Chiara Rabini, rappresenta gli obiettivi di sviluppo sostenibile in una sorta di guida verso il 2030. Nella lista degli interventi suggeriti nel Piano, spicca la proposta di realizzare una “Ringpromenade”, una passeggiata pedonale continua di 33 km attorno alla città. Si tratta di un progetto di grande attrattiva per i turisti, ma soprattutto per i bolzanini, presentando un percorso circolare intorno alla conca del capoluogo. Immaginiamo solo quale valvola di sfogo avrebbe potuto rappresentare nei lockdown trascorsi, durante i periodi di confinamento nel comune di residenza!
Incuriositi da questa proposta, abbiamo incontrato l’assessora all’ambiente Chiara Rabini. All’incontro hanno partecipato anche il dott. Paolo Bellenzier, direttore della ripartizione pianificazione e sviluppo territoriale, e l’architetto Esther March dell’ufficio pianificazione territoriale.

L’INTERVISTA

Come nasce il progetto Ringpromenade?
Nasce dal Piano del Verde, commissionato allo studio Land di Milano – diretto dall’architetto e paesaggista Andreas Kipar – una società esperta anche a livello internazionale oltre che nazionale, che ha realizzato moltissimi piani verdi per altre città.
Ci preme sottolineare che il Piano è frutto del processo di partecipazione che abbiamo attivato e che è stato organizzato e gestito da Sabina Frei, una professionista che si occupa di sviluppo organizzativo e di comunità. Sotto la sua guida siamo andati nei quartieri, abbiamo organizzato dei workshop a cui, oltre ai consiglieri di quartiere, hanno partecipato anche gli stakeholder (i soggetti portatori di un interesse specifico nei quartieri, ndr). Da questi incontri è emersa la necessità dei cittadini di voler fruire del verde intorno alla città e sono arrivate delle proposte specifiche per ogni quartiere.
Dalle idee e dalle proposte emerse, lo studio Land ha fatto le opportune verifiche geografiche e geologiche ed elaborato un possibile percorso. Sono anche stati individuati dei possibili collegamenti, che permettano di accedere dai singoli quartieri alla Ringpromenade.
Un altro elemento centrale, emerso da diverse discussioni con i cittadini, è la necessità di avere un maggiore contatto con l’acqua. Lo studio ne ha tenuto conto, cercando di fare proposte per aprire le rogge che ancora passano in città, e di metterle di nuovo a disposizione della cittadinanza. Anche per la Ringpromenade sono previsti dei passaggi vicino ai corsi d’acqua, ove possibile.
Importante sarà anche l’uso temporaneo delle aree dismesse, come l’areale ferroviario, quando inizieranno i lavori. Il Piano ci consente di essere preparati quando dovremo affrontare queste questioni.

Con il passaggio sotto la A22 che collega il Ponte Briscola alla zona Salewa, il municipio è riuscito a trovare un accordo con la Fercam dell’imprenditore Thomas Baumgartner. Ma per chiudere il circuito della Ringpromenade, il Comune dovrà trovare un accordo con i contadini e – a giudicare per esempio dall’annoso problema del passaggio, chiuso, in via della Vigna o dalla recente comparsa di un cancello al parco del Katzenbach in prossimità del Rio Rivellone a Rencio – la questione non si prospetta così rosea.
La maggior parte dei tratti già esiste. Molti sul fondovalle già sono pedociclabili e per collegare la località Cactus, dopo San Maurizio su via Merano, al percorso all’altezza di Ponte Adige, ci sono delle strade consorziali e lì si tratta di trovare una soluzione di compatibilità tra pedoni ed attività agricola. I percorsi tratteggiati sulla mappa indicano che la situazione è da verificare con i consorzi.

Ci sono indicazioni sui tempi? Quando potremo avere una Ringpromenade completa?
In sede di approvazione, il sindaco ci ha promesso che anche per i prossimi anni ci avrebbe concesso i finanziamenti per poter mettere in opera i lavori. Sono previsti moltissimi interventi che si possono realizzare in più anni, e molto dipenderà dalle risorse che avremo a disposizione. Un elemento da non trascurare è che il Piano del Verde è un documento che ci mette nelle condizioni di partecipare a progetti importanti, non ultimo quelli per attingere a fondi europei e internazionali per la rigenerazione del verde e la rigenerazione urbana.

IL PERCORSO

Il percorso sarà lungo 33 chilometri e sfrutta anche i sentieri e le vie pedociclabili esistenti: partendo dal centro storico, il percorso passa per la Via S. Osvaldo, imbocca la salita della omonima passeggiata e prosegue fino a Castel Roncolo, poi devia verso sud fino all’altezza del Rio Fago per salire in quota lungo la Passeggiata del Guncina; l’itinerario prosegue a mezza costa fino a sopra l’abitato di S. Maurizio e da lì scende a valle fino a raggiungere la località Cactus (in fondo a Via Merano). Da qui a Ponte Adige il tratto è ancora in via di definizione, ma si sa che poi sfrutta il percorso esistente fino a Ponte Briscola e il sottopassaggio che porta in zona Salewa, fino ad arrivare alla chiesetta di San Giacomo. Da lì il tracciato è quello della passeggiata che, passando da Castel Flavon, porta al Virgolo e poi scende fino alla stazione a valle della funivia del Colle (su questo tratto ci sarà da intervenire). Il percorso poi prosegue attraverso i Piani per portare a Via S. Osvaldo.

Autore: Till Antonio Mola

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