QuiIntervista a Sara Notaristefano che insegna Lettere al “Gandhi” e studia Canto moderno e jazz al “Vivaldi”. Collabora con il semestrale di critica letteraria “Incroci” e ha all’attivo diverse premiate pubblicazioni. All’ultima sua opera, il romanzo “I nomi di Melba”, è stata conferita una Segnalazione particolare della giuria nella 47esima edizione del Premio Casentino.
La cosa che più mi piace di me.
La capacità di capire fin troppo bene di che pasta siano fatti gli altri: previene le delusioni.
Il mio principale difetto.
Un eccessivo orgoglio.
Il mio momento più felice.
La nascita di mia figlia e, quasi due anni dopo, quella di mio figlio.
La persona che ammiro di più.
Ogni insegnante degno/a di essere definito/a tale.
Un libro sull’isola deserta.
Un manuale su come sopravvivere su un’isola deserta.
La mia occupazione preferita.
La scrittura.
Il mio piatto preferito.
Pizza e parmigiana di melanzane.
Non sopporto…
Viltà e doppiezza: “qualità” che spesso vanno a braccetto.
Per un giorno vorrei essere.
…capace di volare.
La mia paura maggiore.
Quella di essere circondata da laureati in Tuttologia Teorica e Applicata presso l’Università di Google.
Se fossi un animale sarei…
Una gatta.
Mi sono sentita orgogliosa…
Quando gli alunni mi hanno detto che sono giusta e onesta.
Il mio motto.
Vivi ogni giorno senza aver bisogno di un motto!
Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Andare ad un concerto dei Beatles, ma sono nata troppo tardi.
Il giocattolo che ho amato di più.
Il pallone da calcio.
I miei poeti preferiti.
Risposta di oggi: Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli e Antonia Pozzi.
I miei pittori preferiti.
In ordine alfabetico: Tamara De Lempicka, Klimt, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e Vincent Van Gogh.
Il dono di natura che vorrei avere
La leggerezza.
Dico bugie solo…
A chi le merita più della verità.
Dove mi vedo fra dieci anni
In una classe, a spiegare Letteratura italiana.
L’ultima volta che ho perso la calma.
Stamattina. Con una persona maleducata.
Da bambina sognavo…
Di diventare una scrittrice.
Autore: Luca Masiello