Comuni: ancora poche le Consulte Giovani

È solo una la Consulta Giovani comunale attiva nel territorio altoatesino. Si tratta di quella del Comune di Merano, presieduta dall’estate del 2019 da Marzia Bertolini che, martedì 24 gennaio, insieme ai colleghi ha presentato il nuovo Regolamento in Consiglio comunale. “Il fatto che il capoluogo di Provincia non abbia una propria Consulta Giovani, che è un prezioso organo consultivo, evidenzia una questione critica, un problema” sottolinea Bertolini. Quella di Merano, insomma, si impegna ad essere un punto di riferimento per i politici a cui spetta il compito di prendere decisioni che inevitabilmente andranno a incidere sulla vita della cittadinanza, in questo caso: dei più giovani. “La Consulta Giovani di Merano può essere una realtà da prendere come esempio per città come Bolzano e Laives. Specie dopo il covid, non si ha più molta voglia di mettersi in gioco; speriamo che, anche nel nostro caso, in vista delle prossime elezioni ci sia qualcuno che prenda in mano la situazione e partecipi attivamente alla vita politica meranese” spiega Bertolini. Le attività dei giovani spaziano dalla sensibilizzazione ambientale alla partecipazione democratica. “Recentemente abbiamo dedicato una giornata alla raccolta di tutti i sacchetti dell’immondizia lasciati vicino alle campane, per poi svuotarli e differenziare noi i rifiuti. Volevamo richiamare l’attenzione su quel tema. Ma abbiamo anche trasmesso alle scuole del burgaviato un video finalizzato a invitare i giovani ad andare a votare e farlo consapevolmente, combattendo l’astensionismo”. Una proposta portata avanti fin dall’inizio, per Bertolini, è stata quella di avere un’aula studio dedicata agli universitari e non solo, che ha trovato la propria realizzazione al Coworking della Memoria di Via Ugo Foscolo.

Se nel Comune di Bolzano, è vero, manca l’organo consultivo formato dai giovani, è da mettere in evidenza la presenza delle Consulte Giovani della Provincia e delle Consulte Provinciali degli Studenti e delle Studentesse (CPS), divise per i tre gruppi linguistici. Da qui la domanda: sarebbe interessante avere un organo riservato interamente alla categoria dei giovani del Comune di Bolzano? “Non vedo perché non fondarne uno, garantendo un focus solo sul singolo Comune, in modo da evitare di confondere le esigenze locali con quelle Provinciali”, spiega Matteo Azzolini Poggioli, Presidente della CPS in lingua italiana. “Recentemente ci siamo fatti carico anche di tematiche generiche, non esclusive degli studenti, come ad esempio la proposta di istituire un abbonamento ai trasporti unico per tutta la Regione, formulata insieme ai colleghi di lingua tedesca, ladina e ai trentini. Forse, questo, è un tema più da Consulta Giovani che nostro, anche se chiaramente andrebbe ad incidere sulla vita di tutti gli studenti”.

Non ci sono dubbi: i protagonisti del mondo della rappresentanza giovanile e studentesca sono concordi nell’affermare che la costituzione di nuove Consulte Giovani dei singoli Comuni sia importante e porti con sé numerose opportunità.

Autore: Andrea Dalla Serra

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