Qui Intervista a Gregor Wohlgemuth. Nato a Merano, ultimo di tre gemelli, inizia a suonare la tromba all’età di 10 anni. Ha studiato poi nei Conservatori di Trento e Verona, dove si è diplomato. Oltre a vari progetti barocchi, ha suonato con l’orchestra di fiati Symphonikwinds e la Brass Band Pfeffersberg, passando quindi all band “Vino Rosso”. Con l’amico Alexander Stolz ha fondato il birrificio Hubenbauer e da anni è presidente dell’associazione “Südtiroler Handwerksbrauereien”. Gregor è mastro birraio e sommelier, oltre che educatore, insegnante e musicista.
La cosa che più mi piace di me.
Quando faccio una cosa cerco di farla al meglio.
Il mio principale difetto.
Sono troppo buono.
Il mio momento più felice.
Sul palco, in birrificio, su una montagna.
Le persone che ammiro di più.
Mia mamma (papà non c’è più) e Alexander Stolz.
Un libro da partare sull’isola deserta.
“Arban – scuola per tromba”: non sarei niente senza la tromba.
La mia occupazione preferita.
Degustare birre nuove con amici scelti.
Il paese dove vorrei vivere.
In Irlanda.
Il mio piatto preferito.
Tanti. Però la cucina italiana…
Non sopporto…
L’invidia.
Per un giorno vorrei essere.
Il Papa.
La mia paura maggiore.
La noia.
Se fossi un animale sarei…
Un Husky.
Mi sono sentito orgoglioso quando…
Lo sono quando finisco una cosa fatta per bene.
Il mio motto.
“Tratta gli altri come vuoi essere trattato tu”.
Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Fare quello che voglio io.
Il giocattolo che ho amato di più.
Playmobil.
Il mio poeta preferito.
Paolo Coelho.
Il mio pittore preferito.
Harry Reich.
Il dono di natura che vorrei avere.
Far felice tutti.
Dico bugie solo…
Per proteggere qualcuno.
L’ultima volta che ho perso la calma.
In autostrada.
Da bambino sognavo…
Una vita cosi.
Autore: Luca Masiello