L’intitolazione a Max Planck di una via della zona industriale (quartiere Oltrisarco) è ben meritata, se si pensa alla rivoluzione che ha portato nella fisica. Era nato come Marx Karl Ernst Ludwig Planck il 23 aprile 1858 a Kiel, all’estremo nord della Germania. Già a dieci anni Planck si fece chiamare Max e non Marx. Nella primavera del 1867 la famiglia si trasferì a Monaco di Baviera, dove il giovane Planck frequentò il Gymnasium Maximilian; approfondito il principio di conservazione dell’energia, nel 1874 passò all’Università. Scelta la fisica come materia di ulteriore studio, nell’ottobre 1877 seguì a Berlino i corsi dei fisici Helmholtz e Kirchhoff. Nel corso degli studi affrontò i principi della termodinamica, il settore della fisica che studia la trasformazione delle varie forme di energia le une nelle altre. Sviluppò le idee maturate sul secondo principio della termodinamica nella tesi di dottorato, ottenendo a Nonac nel luglio 1879 un “summa cum laudem”. Dal 2 maggio 1885 fu docente di fisica teorica all’Università di Kiel. L’opera “Sul principio dell’aumento dell’entropia” spianò la strada per la sua carriera a Berlino, decisiva per i suoi studi e per il futuro della fisica. Dal 1889 al 1928 tenne la cattedra di fisica teorica alla facoltà di filosofia. Nella casa berlinese di Wangenheimstrasse 21 c’era un via vai di ospiti, scienziati, ma anche teologi, storici, filologi; Planck improvvisava anche concerti al pianoforte. Fu nel 1900 che durante le sue ricerche Planck avanzò l’ipotesi che l’energia venisse irraggiata non sotto forma di onda continua, come ipotizzato dalla fisica, ma in quantità discrete, in “pacchetti”, denominati “quanti”. Planck divenne Segretario dell’Accademia delle Scienze di Berlino e uno dei massimi esponenti ufficiali della scienza tedesca. Per la sua scoperta arrivò anche, nel 1918, il Premio Nobel. Dal 1912 al 1943 fu segretario dell’Accademia prussiana delle scienze. Distrutta la sua casa da un bombardamento aereo, Max Planck si trasferì a Gottingen, dove morì il 4 ottobre 1947.
Leone Sticcotti