Qui Intervista a Ricciarda Cavosi. Meranese, laureata in psicologia a La Sapienza di Roma, specializzata in psicoterapie autogene e brevi a Padova ed esperta di psicologia interculturale nonché entno-psicologia. Il nome di Ricciarda Cavosi è legato a doppio filo con il termine “integrazione”: è lei l’anima dell’Associazione Trait d’Union che si occupa di intercultura, promuovendo periodicamente il progetto “Un musical per l’integrazione” e organizzando sostegno ai compiti scolastici e di insegnamento dell’italiano agli stranieri.
La cosa che mi piace di me.
L’ottimismo e il perseguire i miei obiettivi.
Il mio principale difetto.
Il mio disordine, dove però ritrovo sempre tutto.
Il mio momento più felice.
Ce ne sono diversi, ma sicuramente la nascita di mia figlia.
Le persone che ammiro di più.
Tutti coloro che hanno saputo e che sanno lottare per i propri ideali e per un modo migliore.
Un libro sull’isola deserta.
“Istruzioni per rendersi infelici”, di Paul Watzlawick.
La mia occupazione preferita.
Nel tempo libero stare a contatto con la natura, ascoltare musica e dedicarmi alle persone che amo.
Il paese dove vorrei vivere.
Con tutti i suoi difetti, l’Italia mi va benissimo.
Non sopporto…
Le falsità.
La mia paura maggiore.
La guerra.
Nel mio frigo non mancano mai…
Il parmigiano e il prosecco.
Se fossi un animale sarei.
Un leone.
Mi sono sentita orgogliosa…
Quando sono riuscita a fondare L’Associazione Trait d’Union.
Il mio motto.
“Un giorno senza sorriso è un giorno sprecato”.
Il capriccio che non mi sono tolta.
Non esser ancora andata a visitare i luoghi dove è nato mio padre, Il Marocco, e dove ha studiato, la Repubblica Domenicana… ma mai dire mai.
I miei pittori preferiti.
Al di là di mio padre, Turner .
Il dono di natura che vorrei avere.
A dire la verità non saprei, anche perché globalmente sono soddisfatta di me stessa e di quello che la natura mi ha già donato.
Dico bugie solo…
Quando è necessario a fin di bene.
Dove mi vedo fra dieci anni.
Dove sono adesso con la mia famiglia.
L’ultima volta che ho perso la calma.
La perdo difficilmente, ma forse tre mesi fa per abbassare i toni all’interno di una dinamica di gruppo.
Da bambina sognavo…
Di diventare una pattinatrice di Holiday on Ice.
Autrice: Rosanna Pruccoli