2023: l’anno della svolta in l’Alto Adige

Nei giorni scorsi è stata presentata la nuova edizione dell’annuario promosso dalla Società di Scienza Politica dell’Alto Adige, uno strumento fondamentale per analizzare soprattutto i cambiamenti in corso nella società altoatesina. L’edizione di quest’anno è quasi completamente focalizzata sui risultati, eclatanti, delle elezioni provinciali 2023. 

Il tema principale di Politika 2024 riguarda – come era facile immaginare – le elezioni provinciali svoltesi lo scorso ottobre, il cui esito ha rappresentato una svolta sotto molti punti vista, plasmando di fatto il panorama politico altoatesino e il futuro sviluppo del nostro territorio, non solo in termini politici. 

L’aspetto più significativo è senz’altro rappresentato dalla perdita da parte della SVP della sua pretesa di rappresentanza esclusiva dei gruppi linguistici tedesco e ladino. 

Com’è noto per la prima volta nella storia dell’Alto Adige la giunta di governo ha dovuto comprendere infatti un altro partito di lingua tedesca per formare la coalizione di maggioranza. 

Un secondo dato significativo è stata la scarsa performance dei partiti italiani, non in grado in particolare di presentare un partito in grado di candidarsi anch’esso ad una coalizione esclusiva con la SVP. La bassa affluenza alle urne degli elettori del gruppo linguistico italiano ha provocato di fatto una sottorappresentazione del gruppo italiano. 

Nel mondo di lingua tedesca si è osservata la prosecuzione della progressiva erosione del consenso ottenuto da parte della SVP, a fronte di una crescente frammentazione del sistema dei partiti e del sostegno all’antipolitica. 

Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’annuario di Politika dell’Alto Adige, il curatore Günther Pallaver ha evidenziato il fatto che per la prima volta il processo di formazione della giunta provinciale è stato accompagnato da una serie di proteste e che – sempre per la prima volta – in giunta è rappresentato un partito che non si è distaccato in maniera formale dal fascismo. 

Le elezioni provinciali del 2023 hanno visto una grande permeabilità etnica degli elettori, con in particolare una percentuale importante di elettori italiani che hanno votato partiti di lingua tedesca. 

Un altro aspetto molto significativo è anche la grande presenza di nuovi consiglieri provinciali provenienti da un’esperienza nelle amministrazioni comunali (il 71,4 per cento in Alto Adige). 

Per quanto riguarda la rappresentanza femminile, nel consiglio provinciale di Bolzano la percentuale è del 28 per cento a fronte del 41 per cento in Tirolo e il 40 per cento in Trentino. 

L’altra curatrice Elisabeth Alber ha osservato che l’utilizzo dei social media diventa sempre più importante durante le campagne elettorali, ma c’è un comportamento disomogeneo tra i partiti. Nello specifico solo due hanno utilizzato tutte le piattaforme e si tratta di Südtiroler Freiheit e la lista di Jürgen Wirth Anderlan. 

Ma solo Südtiroler Freiheit ha utilizzato una strategia ad hoc, spesso basata sulle emozioni, riuscendo a raggiungere anche molti nuovi elettori giovani. I post, dedicati spesso anche a temi sensibili come migrazione e sicurezza, hanno rappresentato anche una certa problematicità non essendo stati moderati nei social, anche se veicolavano discorsi di odio o appelli alla violenza. è mancato quindi un senso di responsabilità da parte dei partiti citati. 

L’annuario trilingue Politika 2024 è reperibile in tutte le librerie e le biblioteche. 

Autore: Luca Sticcotti

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