Giocando con la palla ovale, tra rispetto e lealtà


Quindici giocatori, un campo da cento per settanta metri, una palla ovale e tanta grinta; questo è il mondo del rugby e i ragazzi del Bolzano ne sanno qualcosa. La loro società nasce a cavallo degli anni ‘70 con le prime partite giocate allo stadio Druso contro le compagini venete. Nella sua storia, la squadra ha cambiato diverse volte nome. Sin dal primo momento di crescita più significativo, dal 2004 in poi, la società era conosciuta come Sudtirolo Rugby.  Recentemente, ha deciso di riprendere il suo nome originario: Bolzano Rugby.

Dopo i primi anni duemila la società ha cominciato a costruire e lavorare su un vero e proprio vivaio giovanile che le ha consentito di arrivare, ad oggi, a circa duecentocinquanta tesserati in tutte le categorie dalla under sei alla categoria old, sia maschili che femminili. Riprendendo il nome storico degli anni ‘70, il Bolzano Rugby, è oggi pronto per cominciare una nuova sfida e continuare il suo percorso di crescita, con la nuova prima squadra iscritta nel campionato di serie C della Federazione Italiana Rugby e con tutte le categorie giovanili impegnate nei campionati interregionali del Triveneto. 

Dopo vent’anni di storia, fango e sudore, la società ha deciso di cambiare denominazione sia per la presenza di altre realtà rugbystiche in provincia sia per identificarsi maggiormente con la nostra città, rendendo omaggio al capoluogo e alla comunità che ha sempre fatto sentire il suo calore e il suo supporto. Se a prima vista il rugby può sembrare uno sport molto aggressivo, la realtà è ben diversa. Si tratta di uno sport di contatto è vero, ma il rispetto, ne è alla base. Lo conferma il presidente dell’ex Sudtirolo Rugby, Massimo Fontana “E poi c’è il terzo tempo…” – racconta Massimo – “Quel momento che questo sport non salta mai. Dopo una partita, magari molto combattuta e dura, chi ti ospita offre da mangiare e da bere e ci si ritrova tutti assieme a condividere il momento forse più bello di questo sport. Si fanno e si ricevono complimenti per il bel placcaggio, per la bella azione o per il bel passaggio fatto o subito. Strano, vero? Ma è proprio così: le regole sul campo trovano proprio nel terzo tempo la massima espressione come il rispetto, la correttezza e la lealtà che sono alla base del gioco e direi anche oltre.”

Il Bolzano Rugby si allena da ormai cinque anni allo stadio “Europa” in via Resia, l’unica struttura cittadina a poter ospitare partite di rugby federali ma che ad oggi risulta un po’ antiquata. Lo stadio abbisogna di importanti interventi di rifacimento del manto sintetico, ormai giunto a fine vita tecnica, per garantire la miglior qualità possibile delle partite in casa del Bolzano. È una grande preoccupazione da parte di tutte le società che si allenano allo stadio Europa, visto soprattutto l’avvicinarsi della stagione competitiva.

La società è sempre pronta ad accogliere nuovi giocatori da inserire nelle sue squadre. “Il nostro è uno sport proprio per tutti, in mischia serve il più robusto, nei trequarti il più agile e scattante, in mediana (diciamo la regia per intendersi) chi è anche capace a calciare. Sin da piccoli i nostri giovani atleti prendono coscienza che alla squadra servono gli uni e gli altri”, continua Massimo.

Per chiunque voglia conoscere e avvicinarsi a questo sport di valori veri, si possono trovare tutte le informazioni sul sito www.bolzanorugby.it o scrivendo a info@bolzanorugby.it o chiamando il numero 351 8355285.

Autore: Niccolò Dametto

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