Si è chiusa con un successo di partecipanti e di esperienze anche la ventesima edizione del Grest organizzato dal Centro Don Bosco di Laives, per permettere ai più piccoli, ma soprattutto ai giovani, di fare esperienze significative nella comunità.
Con la consueta festa di fine estate tenutasi venerdì 30 agosto – cui hanno partecipato bambini, genitori, organizzatori, e i cosiddetti “Gialloni” (gli adolescenti chiamati ogni anno alla responsabilità di prendersi cura dei più piccoli durante i mesi di chiusura scolastica) – si è chiusa con successo anche l’esperienza 2024 del Grest organizzato dal Centro Don Bosco di Laives.
Un’edizione speciale quella di quest’anno poichè – a causa del Covid che ne aveva causato la sospensione nel 2020 – è stato posticipata al 2024 l’edizione numero 20 di questo Gruppo Estivo, da cui l’abbreviazione in GrEst.
San francesco e il sultano
Prezioso per le famiglie che nei mesi di chiusura scolastica devono destreggiarsi tra vacanze dei figli e lavoro, il Grest nasce principalmente però come un progetto educativo rivolto ai giovani, e nello specifico i ragazzi nell’età compresa tra la fine delle medie e quella delle superiori.
Ogni anno, nei mesi invernali, i Gialloni si preparano con il team del Grest su un tema di volta in volta diverso; quest’anno, non a caso, è stato scelto il tema della pace e, nello specifico, l’incontro di San Francesco con il Sultano. Sulla scia di questo avvenimento importante nella vita del Santo, i bambini hanno lavorato ogni giorno tra giochi a squadre, rappresentazioni teatrali e lavoretti in collaborazione con associazioni del territorio. Quest’anno per esempio, il Gruppo Tiro con l’Arco li ha aiutati a costruire una balestra.
Non sono mancate neppure quest’anno le consuete gite, la prima a Mezzolombardo, ospiti dei frati francescani, che hanno organizzato per i bambini una caccia al tesoro, e la seconda, il 29 agosto, al Lago di Coredo con merenda presso il Santuario di San Romedio.
Fulcro del Grest sono ogni stagione le testimonianze: quest’anno, oltre a Don Gianpaolo Zuliani, oggi parroco presso la parrocchia San Pio X di Bolzano ma proprio colui che vent’anni fa diede il via al Grest di Laives, c’è stato anche l’incontro con Don Gianpiero Dal Toso, Nunzio Apostolico in Giordania. Particolarmente significativa poi è stata la testimonianza di un giovane bolzanino di 17 anni che ha raccontato a bambini e ragazzi il suo personale incontro con Gesù.
Un gruppo eterogeneo
83 sono stati i bambini partecipanti. Un numero significativo e – come sottolineano Roberto Lubian e sua moglie Paola Massimio, portavoce del Don Bosco e organizzatori del Grest – è importante ricordare che negli ultimi anni sono stati diversi i bambini di fede non cattolica a frequentare e apprezzare il Grest, in un clima di assoluto rispetto reciproco. Altrettanto significativo è il fatto che, pur essendo un gruppo estivo in lingua italiana, non sono stati pochi i bambini madrelingua tedesca che hanno frequentato volentieri il gruppo. Sempre maggiore è poi il numero dei Gialloni – 57 quest’anno – a riprova che i giovani di oggi hanno voglia di impegnarsi in progetti che richiedano la loro responsabilità; va infatti sottolineato che tutti coloro che seguono il Grest lo fanno a titolo volontario, mettendo quindi a disposizione gratuitamente il proprio tempo.
Anche quest’anno il Grest di Laives ha dimostrato che – al di là del credo religioso – essenziali sono l’impegno, il senso di responsabilità, il rispetto da parte di tutti e – alla fin fine – la voglia di divertirsi e stare insieme.
Redattrice: Raffaella Trimarchi