Anche il recente disinnesco di una bomba inesplosa rinvenuta in piazza Verdi ha mosso molti a ricordare “gli anni delle bombe” in Trentino -Alto Adige: anche a Bolzano, gli ordigni bellici causarono morte e distruzione con le diverse incursioni aeree dal 2 settembre 1943 al 28 aprile 1945; fu micidiale in particolare il bombardamento del 13 maggio 1944, che danneggiò seriamente il Duomo; fu “spaccato in due”, secondo un testimone del tempo, Padre Bertoldo Röllin, dei Benedettini di Gries. Ma accanto al Duomo vi era la chiesa di San Nicolò, la “Vecchia Parrocchiale”. Menzionata nel 1180 (anno in cui fu consacrato il Duomo), documentata dal 1237 come chiesa di San Nicolò, tale chiesa, danneggiata dalle bombe fino ai muri maestri, fu in seguito demolita, con il trasferimento nel Duomo delle opere d’arte sopravvissute; tra l’altro ricordiamo il grande crocifisso gotico risalente alla prima metà del XIV secolo. Memoria di ciò vi è, oltre che nella pavimentazione di Piazza Parrocchia, nella targa trilingue che si può vedere passando di fianco alla canonica parrocchiale per raggiungere la curia vescovile: “San Nicolò – Di origine medievale (documentata dal 1180), venne danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e in seguito demolita: il suo perimetro è ora evidenziato nella pavimentazione della piazza. Conservava affreschi del XIV e del XVIII secolo. L’altare maggiore barocco è ora collocato nel Duomo, sopra l’ingresso della Cappella delle Grazie. Accanto a San Nicolò vi era una cappella dedicata a Santa Maria Maddalena”. Ricordiamo la Vecchia Parrocchiale, con l’adiacente deposito per i gonfaloni usati per le processioni, anche per un altro motivo, per un particolare evento: il 26 maggio 1942 nella chiesa di San Nicolò si celebrò il matrimonio di Josef Mayr-Nusser (1910-1945), martire
del nazismo beatificato il 18 marzo 2017, con Hildegard Straub (1907-1998).
Foto: La chiesa di San Nicolò intorno al 1940
Autore: Leone Sticcotti