Il Pfleger di Laives

Per tutto il medioevo e fino agli albori del Novecento, l’economia di Laives era incentrata sul commercio di legname controllato soprattutto dal Vescovo di Trento e dai suoi ministeriali, i Liechtenstein. La sua commercializzazione verso i lucrosi e insaziabili mercati del Nord Italia e della Germania meridionale richiesero molta manodopera e l’intera società era strutturata sulle occorrenze di boscaioli, carrettieri e compagnie di zatterieri.
A Laives sorgeva uno dei maggiori depositi di legname, la “Liechtensteinerreif”. Chiunque vi volesse depositare del legname doveva corrispondere un tributo ai Liechtenstein, a loro volta grandi proprietari di boschi e quindi di legname. Come sia iniziato il commercio di legname non si è mai appurato. Sicuramente l’iniziativa partì dai contadini del Monte Regolo, intenzionati a vendere qualche tronco nel fondovalle. Poi, visto il crescente successo dell’attività, a costoro si aggiunsero altri possidenti fino ad arrivare alle dimensioni “europee” del Sette- e Ottocento. La persona incaricata di riscuotere per conto dei Liechtenstein il tributo dai contadini, che potevano vendere in prima persona o tramite intermediari il proprio prodotto, era denominata “Pfleger” (curatore) e aveva la sua sede stabile presso la casa di proprietà dei conti denominata “Unteres Schloss”, castello inferiore. Da questo Pfleger prese poi il nome l’edificio che ancora oggi si chiama “Pfleg”, unica proprietà che, insieme ai masi Unterberg / Sottomonte e Weisshaus, i Liechtenstein non concessero mai in affitto.
Tramontata l’era dei conti, nel 1758 la Pfleg insieme a molti altri possedimenti fu ceduta in blocco al convento di St. Ulrich e Afra di Augsburg, che di fatto divenne uno dei grandi proprietari terrieri di Laives. Da questo in epoche successive la Pfleg passò ai von Reich e, quindi, dai Kurzel, altra grande famiglia laivesotta, agli Ebner. Che la Pfleg fosse inoltre un rinomato e frequentatissimo luogo di ritrovo è documentato ampiamente dai giornali dell’epoca. Così dalla “Bozner Zeitung” apprendiamo che l’8 dicembre 1898 il coro maschile di Bolzano, a bordo di quattro carrozze trainate da cavalli, raggiunse Laives e precisamente la Pfleg di Alois Ebner. Tra canti, costine di maiale, castagne annaffiate da “ottimo bianco e rosso cresciuto nelle ‘laite’ di Laives”, trascorse una memorabile giornata arricchita, sul finire, anche da una divertente battaglia a palle di neve. Verso le 19, quando la valle era già immersa in un buio profondo, tra canti e risate la compagnia rientrò a Bolzano, ripromettendosi di tornare quanto prima nell’ospitale casa del signor Ebner.

Copyright foto: Gianni Beordo

Autore: Reinhard Christanell

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