Risveglio

[…] oggi dico sempre quando mi incontro coi ragazzi: voi magari aspirate ad avere un impiego in banca, ma ricordatevi che fare il contadino per bene è più intellettuale che non fare il cassiere di banca. Perché un contadino deve sapere di genetica, di meteorologia, di chimica, di astronomia persino. E allora tutti questi lavori che noi consideriamo magari lavori così, magari con un certo disprezzo, sono lavori invece intellettuali. […]
Da “Ritratti: Mario Rigoni Stern” di Carlo Mazzacurati, 1999

Rinascita, fertilità, resurrezione: la primavera non è solo una stagione, è una struttura archetipica colma di significati millenari e ubiqui, spesso legati al mito della rigenerazione dopo il lungo inverno arido, con una natura nuovamente rigogliosa che torna a essere madre benevola e non matrigna. Anche gli appassionati del BalconORTO sanno che a breve dovranno dosare la loro maestria per preparare la nuova stagione. Dai salotti, dalle verande, dai poggioli o da qualche vaso, dimenticato in un angolo, avvolto dal tessuto non tessuto le piante ci mostrano dei chiari segnali di risveglio. Basta un goccio d’acqua durante le ore più calde delle giornate più miti per vedere spuntare nuove minute gemme o i primordi dei narcisi fare capolino dal terriccio. Poi primule, falsi mughetti, tulipani, fresie, tarassachi, margherite, begonie, petunie e surfinie, come il perenne alisso, ricolmeranno di colori e di profumi la nostra anima. Le prime operazioni da effettuare consistono, innanzitutto, nel controllare bene i vasi: quelli vuoti saranno da pulire e da lavare con acqua e aceto per rimuovere le incrostazioni di calcare, lo sporco e gli inquinanti. Quelli con vecchio terriccio, ma privi di semi e/o bulbi dovranno essere rigenerati con nuovo terriccio, humus di lombrico, compost ed eventualmente del concime a lenta cessione. Se invece è nostra intenzione coltivare delle orticole è bene riempire i vasi a 2 cm dal bordo e unire gli stessi ingredienti menzionati con qualche manciata di terra da orto, sabbia e agriperlite per aumentarne il drenaggio e alleggerirne il peso. E dell’argilla espansa sul fondo di ogni vaso/fioriera per evitare ristagni. Le piante da orto hanno bisogno di più energia per fruttificare ed è indispensabile ricorrere ai concimi liquidi, da somministrare almeno una/due volta al mese e con metà delle dosi consigliate. Nei semenzai di gennaio e di febbraio le prime varietà da seminare saranno peperoncini e melanzane. Per i pomodorini, alle nostre latitudini, possiamo aspettare metà/fine marzo prima della semina in ambiente protetto.Ricordiamoci delle consociazioni favorevoli! Impariamo a far coabitare sia piante da fiori, che richiameranno tante belle api, coccinelle e insetti pronubi, sia piante aromatiche e sia più varietà di piante da orto nello stesso vaso. Insieme si faranno compagnia, sostegno, ombra, scambiandosi azoto, protezione contro alcuni parassiti e migliorando il sapore del nostro raccolto. Dopotutto, la biodiversità che sta tanto a cuore all’ecologista che è in noi inizia sempre dai nostri balconi.

Autore: Donatello Vallotta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *