“Non dimenticate il nostro quartiere”

“Il nostro quartiere ha bisogno di interventi di manutenzione, per non imboccare la china dell’abbandono e del degrado, e interventi strutturali al fine di far fronte alle nuove esigenze. È per questo che abbiamo inviato ai candidati sindaci alle elezioni comunali un programma relativo ad interventi da effettuarsi nel corso della prossima legislatura”. Non hanno perso tempo e si sono rimboccati (nuovamente) le maniche i membri del Comitato di quartiere di Piazza San Vigilio, si sono incontrati con i residenti e si sono rivolti a quelli che saranno gli amministratori della città, chiedendo loro di non dimenticarsi di questo rione. Progettato e costruito 45 anni fa, quello di piazza San Vigilio era considerato un quartiere residenziale moderno, all’avanguardia dal punto di vista architettonico, costituito da una trentina di edifici. Ma nel corso degli anni il quartiere ha cambiato fisionomia, e sono sorte nuove problematiche: “Se è importante investire in centro per garantire l’aspetto turistico di Merano – spiega il presidente Giancarlo Penasa – è nei quartieri che vive la maggior parte della popolazione e anche qui servono investimenti e realizzazioni”.
Sono cinque le proposte avanzate. La prima riguarda il cuore del quartiere: nonostante il nome, piazza San Vigilio non ha una piazza dove incontrarsi, che faciliti la reciproca conoscenza, il dialogo e il confronto fra i residenti, oltre che luogo per rafforzare l’identità del quartiere. Lo spazio che il Comitato propone è quello all’esterno del bar Patrizia, a fianco del piccolo parco giochi, sull’area in asfalto che sta in mezzo.
C’è poi la richiesta di creare una casa delle famiglie e del quartiere: di fronte al bar c’è attualmente un locale sfitto e degradato, ma che adeguatamente ristrutturato può essere utilizzatoa questo scopo: l’idea è di realizzare al piano terra uno spazio per bambini 0 – 6 anni, per i loro genitori e per tutte le famiglie, seguito da educatrici esperte e aperto ad eventi e iniziative anche nella piazza esterna, mentre nel piano sotterraneo una sala riunioni per tutto il quartiere. C’è poi il problema della manutenzione di alcuni vialetti; presentano infatti crepe o avvallamenti che sono già stati causa di cadute di persone anziane. E poi c’è la questione del parco giochi: in via Roma e in via Fornaio, l’utenza che utilizza il parco principale è notevolmente aumentata. Da una parte c’è la necessità di avere più spazio, dall’altra è molto sentito il bisogno di fissare delle regole di utilizzo che rispettino la quiete di chi abita vicino, trovando forme di prevenzione e dialogo con i gruppi di adolescenti e giovani che lo usano la sera (gruppo di lavoro con Polizia municipale, educatori Streetwokers, residenti e giovani).
L’ultima richiesta riguarda gli amici a quattro zampe: la necessità di un’area cani facilmente raggiungibile è molto sentita dagli abitanti. Sempre più famiglie e singoli abitanti nel quartiere hanno un cane in casa, ma nelle aree verdi attuali non è possibile lasciarli liberi di correre e giocare.

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