A Bolzano Sud vi è, collegante via Buozzi a via Keplero, via Sebastian Altmann, dedicata a chi con Bolzano ebbe forte legame, essendone stato “l’architetto civico”. Nato a Bad Reichenhall (Baviera) il 19 gennaio 1827, venuto a Bolzano intorno al 1855 come assistente edile, ritornatovi come architetto nel 1857, il 27 giugno fu nominato “architetto civico” . Erano anni in cui, con la realizzazione della ferrovia e la nascita delle prime aziende di tipo industriale, Bolzano diveniva anche ambita meta turistica come stazione climatica; Altmann poté costruire eleganti hotel, nonché sanatori, passeggiate e giardini. Visto il notevole slancio economico-culturale della città, l’architetto fu incaricato di ridisegnare la città, con una sorta di piano regolatore. Il primo intervento di pianificazione urbanistica fu la costruzione del quartiere prospiciente la stazione ferroviaria. Seguì il progetto per la Neustadt, la zona comprendente le odierne via Dante, via Carducci, via Cassa di Risparmio. I due nuovi quartieri vennero uniti dalla piazza Domenicani, che divenne punto di congiunzione con il centro medievale, mentre Johannsplatz (ora piazza Walther) assumeva la funzione di centro, anche ideale, della nuova città ottocentesca. Iniziava così un periodo produttivo per l’architettura bolzanina, aperta agli influssi esterni, provenienti in particolare da Monaco.
Tra i progetti del 1879 vi è la villa Defregger in via Weggenstein (in cui soggiornò periodicamente il pittore Franz von Defregger), mentre è del 1880 la direzione dei lavori di restauro di Castelroncolo. È del 1888 l’edificio, sito in piazza Gries 18, allora adibito a sede del Municipio di Gries e a scuola maschile; dal 1889 di proprietà del Comune di Gries, nel 1925 passò al Comune di Bolzano; la “Casa Altmann” ospita gli uffici del Centro civico e la sede di alcune associazioni. Sebastian Altmann, il quale prestò la sua opera anche a Ora, Laives, Maia Bassa, Terlano e Andriano, morì a Bolzano il 27 luglio 1894.
Autore: Leone Sticcotti