Una pausa

Due righette verticali appaiate. è molto interessante e significativo il fatto che nei più recenti apparecchi elettronici, smartphone compresi ma anche condizionatori, microonde e chi più ne ha più ne metta, sia rimasto proprio quel simbolo a indicare in maniera diretta e simbolica l’interruzione temporanea, l’intervallo, più che lo stop. Due righette verticali dunque come una sorta di contraltare e non il contrario rispetto al triangolino con il vertice rivolto verso destra a indicare invece il play, richiamando il simbolo della freccia.

Com’è noto la parola pausa ha molti usi e sfaccettature, oltre al significato basilare di arresto, sosta e fermata. Basti pensare alla “pausa di riflessione” che ormai e purtroppo sempre meno ci prendiamo, prima di compiere un passo importante oppure dopo un periodo alquanto intenso nella nostra vita. C’è poi la pausa che ci si prende quando si parla, magari per dare maggiore enfasi a quanto si sta per dire, oppure per riprendere il fiato ancora una volta dopo aver detto qualcosa di importante oppure esserci troppo infervorati. La pausa nella conversazione è stretta parente della pausa in musica, fondamentale perché in grado essa stessa di dare un senso alle note che vengono prima e dopo, ma anche per segnare una cadenza, sincopare il ritmo, rendere interessante il flusso melodico.

Ci sono poi naturalmente la pausa scolastica, che scandisce le lezioni giornaliere e consente di tirare il fiato, e quella nel lavoro che ci dà respiro.

Più in generale la pausa è quel momento in cui, per un motivo o per l’altro, ci ritroviamo in un tempo sospeso, e abbiamo quindi una possibilità – finalmente, diranno molti di voi – per renderci conto di nuovo chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando, riavvicinandoci forse di nuovo al nostro vero essere noi stessi. E a dire il vero questo fermarsi non lo amiamo proprio tutti. C’è chi, uscendo dal vortice delle cose che facciamo, può arrivare a sentirsi nudo, indifeso, guardandosi anche solo virtualmente in uno specchio.

Sta di fatto che una pausa, di fatto, fa bene a tutti noi. E che – spesso – è proprio il periodo estivo il momento più adatto, per ricaricare le pile. Per poi ripartire.

Anche noi di QuiMedia per questo motivo ci fermiamo. Dopo una breve pausa i nostri giornali torneranno nelle vostre case il prossimo 24 agosto. Dopo di che riprenderemo a raccontarci come sempre quello che ci succede. Buona pausa a tutti voi!

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