QuiIntervista a Miruna Andrei, nata 22 anni fa in Romania ed è arrivata a Merano quando aveva appena 11 anni. Si è diplomata all’Istituto tecnico economico Gandhi e attualmente frequenta il terzo anno di università a Bolzano. Gestisce inoltre l’Aula Studio di Merano di via Ugo Foscolo, uno spazio in cui tutte le studentesse e gli studenti meranesi possono ritrovarsi per studiare.
La cosa che mi piace di me.
Lo sguardo.
I tratti principali del mio carattere.
Curiosità, solarità, simpatia ed empatia.
Il mio difetto più grande.
L’essere sfuggente e lunatica.
Una delle volte in cui sono stata più felice.
Quando a quattro anni ho fatto la foto con un Chow Chow ed ero convinta che fosse un leone.
Da bambina sognavo…
Di diventare una contadina, con tanto di trattore!
La mia occupazione preferita.
Viaggiare, incontrare, contemplare, ascoltare.
I colori che preferisco.
Il verde e il viola.
Il fiore che amo.
L’oleandro.
Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.
Vedere il deserto.
Se fossi un animale sarei…
Un gatto nero.
L’errore che non rifarei.
Abbandonare l’idea di scegliere un percorso universitario umanistico.
Non sopporto…
I miei difetti.
Nel mio frigo non manca mai…
Il brie.
Per un giorno vorrei essere…
Frida.
Le qualità che preferisco nelle persone.
Intelligenza e follia, grazia, trasparenza, pazienza, determinazione.
Il mio eroe.
Chi agisce nel bene fuori dai riflettori.
Il dono di natura che vorrei avere.
La magia.
I miei artisti preferiti.
Tutta l’arte mi affascina e mi colpisce e per questo mi viene difficile nominare degli artisti preferiti. Ma provo a citarne alcuni: Frida Kahlo, Salvador Dalì, Javier Royo, Julia Roberts, Marcos Severi, Manu Chao, Lou Dillon, Calcutta, Maluma, Rino Gaetano e altri altri ancora.
Il mio motto.
“Révolution… pour le bonheur”.