Studio, volontariato e sorrisi

Martina Mazzarelli è una giovane meranese che frequenta il quarto anno dell’IIS Galileo Galilei a indirizzo chimico e biotecnologie ambientali, e occupa gran parte del suo tempo libero dedicandosi al prossimo; è infatti una volontaria della sezione locale della Croce Rossa.

La cosa che più mi piace di me.
Ho sempre il sorriso stampato sul volto.

Il mio principale difetto.
Sono impulsiva e insicura.

La volta in cui sono stata più felice.
Mentre ballavo sul palco.

La mia occupazione preferita.
Il laboratorio di ricerca.

Il paese dove vorrei vivere.
Credo di optare per l’Islanda.

Il mio piatto preferito.
Non saprei cosa scegliere, mi piace mangiare tutto.

Non sopporto.
La falsità delle persone.

Per un giorno vorrei essere.
La versione migliore di me.

La mia paura maggiore.
L’abbandono delle persone a cui tengo.

Nel mio frigo non manca mai.
Il mascarpone.

Se fossi un animale sarei…
Una iena.

Mi sento orgogliosa quando…
Supero un obiettivo che mi sono posta.

Il mio motto.
Vivi e lascia vivere.

Il capriccio che non mi sono mai tolta.
La viziosità.

Il giocattolo che ho amato di più.
Il gioco dell’oca.

I miei artisti preferiti. 
Uno dei compositori che preferisco è Ludovico Einaudi, mentre il mio artista musicale preferito è Gemitaiz.

Il dono di natura che vorrei avere.
L’intelligenza e l’astuzia.

La qualità che preferisco in una donna.
La determinazione.

…e in un uomo…
La maturità.

Dico bugie solo… 
Quando ho paura della reazione se dico la verità.

Dove mi vedo fra dieci anni.
Non so nemmeno cosa mangerò a cena.

Il colore che preferisco
Non amo un colore in particolare, preferisco il nero.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Per via della pressione scolastica.

Da bambina sognavo… 
Di diventare un’astronauta.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.
Poter viaggiare.

Autrice: Francesca Morrone

Una passione per gli strumenti

Classe 2001 Felicia Boggian è una giovane donna multi talento: suona la chitarra, la batteria e la tastiera, canta, ha frequentato per dieci anni la scuola di danza moderna e contemporanea e attualmente ha cominciato a praticare Jiu-jitsu. È una appassionata animatrice.

La cosa che mi piace di me.
La determinazione.

Il mio principale difetto.
Sono molto testarda.

La volta che sono stata più felice.
Durante la mia prima gara di danza.

Un libro da portare sull’isola deserta.
“La leggenda del pianista sull’oceano”.

La mia occupazione preferita.
L’intrattenimento.

Il paese dove vorrei vivere.
Non importa dove, basta che sia caldo!

Il mio piatto preferito.
Le lasagne.

Non sopporto…
I finti buonisti e i polemici.

Per un giorno vorrei essere…
Invisibile.

La mia paura maggiore.
La monotonia.

Nel mio frigo non manca…
L’insalata.

Se fossi un animale sarei…
Penso una scimmia. 

Mi sono sentita orgogliosa quando…
Ho raggiunto un risultato inaspettato.

Il mio motto.
“Vivi e lascia vivere”, soprattutto lascia vivere.

Il capriccio che non mi sono mai tolta.
La voglia di comprare una moto.

Il giocattolo che ho amato di più.
Le sorpresine degli ovetti Kinder.

I miei artisti preferiti.
Freddie Mercury, Laura Pausini e Yiruma.

Il dono di natura che vorrei avere.
La calma. 

La qualità che preferisco in una donna.
La semplicità. 

…e in un uomo.
L’intelligenza. 

Dico bugie solo…
Quando è necessario.

Dove mi vedo fra dieci anni.
Su un aereo.

Il colore che preferisco.
Bordeaux e verde.

Da bambina sognavo…
Di partecipare a un concerto.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.
Riuscire a scrivere una canzone.

Autrice: Francesca Morrone

La famiglia, il lavoro e lo sport

Alessandra Molinari, fisioterapista, mamma e allenatrice meranese di  origini calabresi. Lavora all’ospedale nel reparto di riabilitazione dell’età evolutiva, occupandosi di un progetto che le sta molto a cuore con i bambini neonati. Nel tempo libero ama fare sport all’aria aperta, godendosi i paesaggi che la circondano e allena una squadra di piccole atlete di ginnastica artistica.

Il tratto principale del mio carattere.
Vedo sempre il lato positivo delle cose.

La cosa che più mi piace di me.
L’autoironia.

Il mio principale difetto. 
Mi preoccupo troppo di ciò che pensa la gente.

L’incontro che mi ha cambiato la vita.
L’incontro con lo scoutismo con cui ho vissuto mille avventure e momenti unici, e grazie al quale ho imparato il vero valore dell’amicizia e dell’accoglienza.

La mia gioia più grande. 
Sono tre: i miei bambini.

Da bambina sognavo di diventare…
Parrucchiera.

Non sopporto…
La pigrizia e l’indifferenza delle persone.

La qualità preferita in un uomo.
La simpatia: deve farmi sorridere e divertire in ogni momento.

… e in una donna.
La tenacia e la coerenza.

La mia paura maggiore.
Veder soffrire i miei figli.

Il giocattolo da me più amato.
Un orso di peluche, che si chiamava Bobby.

Il mio cantante preferito.
Sono una fan sfegatata di Vasco Rossi.

Mi sono sentita orgogliosa di me stessa quando…
In questo periodo sto sopravvivendo alla Dad con i miei figli, diventando quasi un tecnico informatico (quasi!).

Dove mi vedo tra dieci anni. 
In giro…

Il paese dove vorrei vivere. 
In Italia, è un paese stupendo.

La persona che ammiro di più.
Mio padre.

Il mio piatto preferito. 
Linguine allo scoglio.

Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Un viaggio con le amiche.

Il mio primo ricordo.
A casa dei miei nonni materni in Calabria.

Il mio più grande rimpianto.
Aver viaggiato troppo poco, ma magari lo farò in futuro in sella a una moto.

Nel mio frigo non manca mai…
La birra.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Quando la Juve è uscita dalla Champions. 

Un sogno nel cassetto.
Creare un centro di fisioterapia per bambini con patologie invalidanti immerso nella natura, con animali, piscine e parchi giochi.

L’errore che non rifarei.
Penso che dagli errori s’impari, quindi rifarei tutto.

Il dono di natura che vorrei avere.
Essere ordinata.

Autrice: Chiara Caobelli

L’anima delle feste di compleanno

Ismail Zubiu è nato a Debar, in Macedonia e vive a Merano dal 2007. Classe 2004, frequenta l’istituto professionale “G. Marconi” ad indirizzo operatore servizi d’impresa. Nel tempo libero realizza creazioni e decorazioni per feste e compleanni, ed è così talentuoso che è già diventato un nome in città.

La cosa che più mi piace di me.
La mia creatività.

Il mio principale difetto.
Sono permaloso.

La volta in cui sono stato più felice.
lo sono ogni volta che la mia mamma sta bene.

La persona che ammiro.
La mia mamma.

La mia occupazione preferita.
Realizzare decorazioni per feste e compleanni.

Il paese dove vorrei vivere.
In America.

Il mio piatto preferito.
La pizza Margherita.

Non sopporto…
Le persone false.

Per un giorno vorrei essere…
Invisibile.

La mia paura maggiore.
Le cimici.

Nel mio frigo non manca mai…
L’insalata.

Se fossi un animale sarei…
Un’aquila.

Mi sono sentito orgoglioso quando…
Ho scoperto di essere chi sono.

Il mio motto.
Vivi e lascia vivere.

Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Riuscire ad andare finalmente in vacanza.

Il giocattolo che ho amato di più.
La mia tigre di peluche.

I miei artisti preferiti (musicisti, pittori, scrittori…)
La musica pop del mio paese.

Il dono di natura che vorrei avere.
Un naso più sottile.

La qualità che preferisco in una donna…
La sincerità.

…e in un uomo.
La sincerità.

Dico bugie solo…
Per non ferire.

Dove mi vedo fra dieci anni.
In un altro paese.

Il colore che preferisco.
Il nero.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Questa mattina.

Da bambino sognavo…
Di diventare un maestro di inglese.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.
Prendere l’aereo.

Studio per diventare…
Sto studiando per diventare commercialista.

Autrice: Francesca Morrone

Una passione per la Croce Rossa

Renèe Riso ha vent’anni e vive a Merano. Frequenta l’ultimo anno del liceo delle Scienze umane e da circa un anno presta servizio come volontaria nella Croce Rossa italiana. Dall’inizio della pandemia è sempre molto attiva presso il Drive In situato in zona Bersaglio per la somministrazione dei tamponi per il Coronavirus. Ma l’occupazione che le piace di più è il servizio in ambulanza veterinaria. 

La cosa che mi piace di più di  me.
Il fatto che riesco ad ascoltare e in qualche modo anche ad aiutare gli altri.

Il mio principale difetto.
Sono troppo empatica.

La volta che sono stata più felice.
Quando abbiamo adottato il mio cane.

La mia occupazione preferita.
Fare la volontaria presso la Croce Rossa.

Il paese dove vorrei vivere. 
In Inghilterra, precisamente a Londra.

Il mio piatto preferito.
La pizza.

Non sopporto… 
Le persone presuntuose.

Per un giorno vorrei essere… 
Una cantante.

La mia paura maggiore.
Deludere gli altri.

Nel mio frigo non mancano mai…
I pomodori.

Mi sono sentito orgogliosa quando…
Quando sono riuscita a raggiungere i miei obiettivi.

Il giocattolo che ho amato di più.
Un pinguino di peluche.

Il dono di natura che vorrei avere.
Saper disegnare.

La qualità che preferisco in una donna…
La sensibilità e la forza.

…e in un uomo.
Deve essere generoso, gentile, simpatico.

Il colore che preferisco.
Il nero.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Perdo raramente la calma, preferisco prendermi il tempo per riflettere prima di dire cose che non penso e che potrebbero essere offensive.

Da bambina sognavo… 
… di diventare veterinaria.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.
Viaggiare.

Lo spirito della scout

Nata e cresciuta a Merano, Astrid Mancini lavora in uno studio tributario. Impegna gran parte del suo tempo libero nella comunità capi del  gruppo Scout Merano1 che ha sede a Santo Spirito. Di recente ha prestato servizio con i lupetti ed un anno con i ragazzi più grandi, lavorando assieme ai capi seguendo un percorso educativo che aiuta i ragazzi a crescere. È sposata e madre di due figli.

La cosa che mi piace di me.
Che sono una persona coerente.

Il mio principale difetto.
Sono molto testarda ed a volte dovrei contare fino a 100 prima di parlare.

La volta che sono stata più felice.
Il giorno in cui sono nati i miei figli.

La persona che ammiro.
Tutte le persone che affrontano la malattia con dignità ed il sorriso sulle labbra.

Un libro da portare sull’isola deserta.
La storia infinta di Michael Ende. Letto da ragazzina mi ha fatto sognare. Lo rileggerei volentieri.

L’occupazione preferita.
Chiacchierare con le amiche.

Il paese dove vorrei vivere.
A Merano ho le mie radici. Amo viaggiare, ma quando torno  qui mi sento davvero a casa. 

Il mio piatto preferito.
Gnocchi fatti in casa con il pesto.

Non sopporto…
Le persone arroganti e maleducate.

Per un giorno vorrei essere…
Una diva di Hollywood.

Le mie maggiori paure.
La malattia ed il buio.

Nel mio frigo non manca…
Yogurth alla frutta e latte.

Se fossi un animale sarei.
Un cane. Da quando abbiamo il nostro Leòn ho scoperto che sono creature meravigliose, leali e fedeli.

Mi sono sentita orgogliosa…
Ogni volta che i miei figli mi abbracciano e mi dicono che mi vogliono bene. Vuol dire che come mamma forse funziono.

Il mio motto.
Forza e coraggio: domani è un nuovo giorno.

Il giocattolo che ho amato di più.
Una bambola di nome Gioia.

I miei artisti preferiti. 
Vasco Rossi, Marco Mengoni, Jovanotti,  i Negramaro, Elisa, U2, amo la musica… Van Gogh, Camilla Laeckberg.

Il dono di natura che vorrei avere.
Gli occhi verdi.

La qualità che preferisco in una donna…
La solidarietà nei confronti delle altre donne.

…e in un uomo.
La solidità. Deve esserci e sostenermi quando ne ho bisogno.

Dico bugie solo…
Per proteggere le persone a cui voglio bene.

Dove mi vedo fra dieci anni.
Insieme alla mia famiglia, magari in viaggio per una bella vacanza.

Il colore che preferisco.
Il blu in tutte le sue sfumature.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Un paio di giorni fa, con mio figlio che non si staccava dalla play station.

Da bambina sognavo…
Di avere un camper e fare l’infermiera.

Autore: Francesca Morrone

Il tennis nel cuore

Classe 2001, Matteo Rizzi è un giovane sportivo molto conosciuto in zona per i suoi successi sportivi nel campo del tennis, uno sport che gli ha insegnato la disciplina, la serietà e la responsabilità. Fino ad oggi ha collezionato una lunga serie di vittorie, partecipando a diversi tornei a livello locale, ma anche internazionale. Oggi studia Scienze motorie e spera in futuro di poter diventare allenatore di tennis.

La cosa che mi piace di me. 
La mia caparbietà.

Il mio principale difetto.
La mia impulsività.

La volta in cui sono stato più felice.
La felicità non esiste, mi sento sereno con quello che ho.

La persona che ammiro.
Mio nonno Carlo.

Un libro da portare sull’isola deserta.
La Divina Commedia.

La mia occupazione preferita.
Giocare a tennis.

Il paese dove vorrei vivere.
A Lugano. 

Il mio piatto preferito.
Risotto radicchio e salsiccia.

Non sopporto…
L’ipocrisia di certe persone.

Per un giorno vorrei essere…
Ricco sfondato. 

La mia paura maggiore.
Morire.

Nel mio frigo non manca…
Il tè alla pesca.

Se fossi un animale sarei.
Un lupo. 

Mi sono sentito orgoglioso quando…
Mi sono diplomato.

Il mio motto.
Se insisti e resisti, raggiungi econquisti (Trilussa).

Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Frequentare l’accademia di tennis.

Il giocattolo che ho amato di più.
Il castello della Playmobil.

I miei artisti preferiti.
Gue Pequeno e Salvdor Dalì.

Il dono di natura che vorrei avere.
Essere più alto.

La qualità che preferisco in una donna.
La sincerità.

…e in un uomo.
La lealtà.

Dico bugie solo…
Solo se strettamente necessario.

Dove mi vedo fra dieci anni.
Qui a Merano, con la mia nuovafamiglia.

Il colore che preferisco.
Il nero. 

L’ultima volta che ho perso la calma.
A Capodanno.

Da bambino sognavo…
Di diventare un tennista di sucesso, come Federer.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare…
Avere un’attività in proprio di articoli sportivi.

Autore: Francesca Morrone

La generosità del volontariato

Classe 1983, Luca Le Pera ha festeggiato nel 2020 il suo diciottesimo anno come volontario al Centro Giovani Strike Up. Ogni giorno dal lontano 2002 lavora a titolo gratuito presso il centro e si occupa di tantissime cose: accompagna i ragazzi nelle attività ludiche, aiuta gli educatori nella piccola manutenzione del centro, si mette a disposizione dei ragazzi ed insegna loro il gioco del biliardo e del calcetto. Nel corso del tempo è diventato una presenza costante, affidabile, generosa e sempre sorridente. Un aiuto insostituibile per tutti gli educatori. 

La cosa che mi piace di me stesso.

Riuscire a vedere le altre persone felici 

Il mio principale difetto.

Essere troppo buono.

La persona che ammiro…

Un mio grande amico, che frequento da oltre vent’anni.

L’occupazione preferita.

Fare il volontario al centro giovani Strike Up.

Il paese dove vorrei vivere.

A New York.

Il mio piatto preferito.

La pizza.

Non sopporto.

Tutte quelle persone invidiose e gelose.

Per un giorno vorrei essere.

Un supereroe.

La mia paura maggiore.

Perdere gli amici. 

Nel mio frigo non manca.

La birra.

Se fossi un animale sarei…

Un uccello per volare e guardare il mondo dall’alto.

Il capriccio che non mi sono mai tolto.

Diventare pompiere.

Il giocattolo che ho amato di più.

Il Lego. 

La qualità che preferisco in una donna…

La semplicità.

…e in un uomo.

La semplicità e la diplomazia.

Dico bugie solo…

Ne ho dette tante in passato, ora molto meno.

Dove mi vedo fra dieci anni.

Qui, esattamente dove mi trovo adesso.

Il colore che preferisco.

Il giallo. 

L’ultima volta che ho perso la calma.

Raramente perdo la calma, sono una persona pacifica.

Da bambino sognavo…

Sognavo la felicità delle persone che mi circondavano.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.

Trovare la donna della vita…

Autore: Francesca Morrone

Passione animazione

Massimo D’Amico è meranese d’adozione da circa 10 anni, ma è nato in Puglia a San Vito dei Normanni, uno degli splendidi borghi pugliesi in provincia di Brindisi. Oggi lavora come vice direttore di un negozio di alimentari. Per 20 anni è stato animatore turistico, professione che gli ha permesso di girare l’Italia. Le sue passioni sono rimaste il ballo e la recitazione, che continua a coltivare anche a Merano.

La cosa che mi piace di me.

Il mio essere sensibile, ma nello stesso tempo volitivo.

Il mio principale difetto.

Per mia natura mi fido troppo delle persone, il che non sempre è un bene.

La volta che sono stato più felice.

Da capovillaggio ho interpretato la commedia di Vincenzo Salemme “E Fuori Nevica”. L’apprezzamento del pubblico che mi ha tributato una standing ovation a fine spettacolo mi ha davvero commosso.

La persona che ammiro di più.

I miei genitori, Francesco e Giovanna, che insieme hanno saputo tirar su 10 figli affrontando ogni difficoltà.

Un libro sull’isola deserta.

“La cena di Natale”, di Luca Bianchini.

La mia occupazione preferita.

Animatore turistico. L’ho fatto per 20 anni ed è un’esperienza che mi ha cambiato fortemente. Per il resto sono un patito di Top crime, starei delle ore a guardarli.

Il paese dove vorrei vivere.

Nella nostra Italia, un posto che non scambierei con nessun altro luogo.

Il mio piatto preferito.

Parmigiana di melanzane e polpette al sugo, quelle che mi preparava sempre mia madre.

Non sopporto…

La gente falsa e l’ipocrisia. 

Per un giorno vorrei essere…

Dotato di poteri soprannaturali per sistemare alcune “cosine” a livello planetario.

La mia paura maggiore.

Ammalarmi e vivere nella sofferenza..

Nel mio frigo non manca…

Verdura, yogurt e peperoncino piccante.

Se fossi un animale sarei…

Sicuramente un leone.

Mi sono sentito orgoglioso quando…

Sono riuscito a far ballare più di 2000 persone in un villaggio inCalabria, quando ero capo villaggio.

Il mio motto.

Vivi e lascia vivere, volere è potere.

Il capriccio che non mi sono mai tolto.

Mi piacerebbe regalarmi una crociera con la persona che amo.

Il giocattolo che ho amato di più.

Una riproduzione di Capitan Harlock, regalatomi a Natale da mia sorella Rita.

I miei artisti preferiti.

Renato Zero, Maroon 5, Lady Gaga, Michael Jackson, Mina.

Il dono di natura che vorrei avere.

Saper cantare.

Autore: Francesca Morrone

Il coach di atletica

Angelo Nobile è conosciuto in città per la sua passione sportiva. È allenatore di atletica leggera e la salute delle ragazze e dei ragazzi gli sta molto a cuore.

La cosa che mi piace di me.

La lealtà intellettuale.

Il mio principale difetto.

La poca pazienza nei rapporti interpersonali.

La volta in cui sono stato più felice.

Alla nascita di mio figlio Ivan.

Un libro da portare sull’isola deserta.

Un libro di atletica leggera.

L’occupazione preferita.

Stare al campo di atletica.

Il paese dove vorrei vivere.

In Norvegia, oppure in Svezia.

Il mio piatto preferito.

La zuppa d’orzo.

Non sopporto… 

Chi non è leale ed onesto.

Per un giorno vorrei essere.

Antonio Conte, l’allenatore di calcio.

La mia paura maggiore.

Morire.

Nel mio frigo non manca… 

Una bibita fresca.

Se fossi un animale sarei… 

Uno squalo.

Mi sono sentito orgoglioso quando…

Quando sono diventato allenatore di atletica leggera di secondo livello.

Il mio motto.

Trovare soluzioni, anziché problemi.

Il capriccio che non mi sono mai tolto.

Un viaggio intercontinentale. 

Il giocattolo che ho amato di più.

Una macchinina gialla.

I miei artisti preferiti. 

Tutti gli attori del cinema italiano.

Il dono di natura che vorrei avere.

Più autorevolezza.

La qualità che preferisco in una donna… 

La simpatia e l’affidabilità. 

…e in un uomo.

La coerenza e l’affidabilità

Dico bugie solo… 

In caso di estremo aiuto.

Dove mi vedo fra dieci anni.

In un altro paese.

Il colore che preferisco.

Il giallo.

L’ultima volta che ho perso la calma.

Ad agosto.

Da bambino sognavo.

Di fare il calciatore.

Un sogno nel cassetto ancora da realizzare.

Partecipare alle Olimpiadi come allenatore.

Autore: Francesca Morrone