Non fermarsi (quasi) mai

Anna Mattiuzzo è nata a Bolzano il 20 luglio 1990. Oggi è mamma, insegnante di danza, educatrice e si sta specializzando in scienze pedagogiche. Vive a Pineta di Laives. È attiva nel sociale e nella beneficenza, e con l’amica Valentina Furegato ha organizzato alcuni spettacoli di beneficenza. Le piace essere sempre impegnata, ma sa anche fermarsi per riprendere fiato.

La cosa che mi piace di più di me.

La spontaneità. 

Il mio principale difetto.

La spontaneità.

La volta che sono stata più felice.

Il giorno della mia laurea.

La volta che sono stata più infelice.

Non so, ma sicuramente pioveva.

Da bambina sognavo di diventare…

Una performer.

L’errore che non rifarei.

Perdere di vista la mia migliore amica per anni, solo per una stupida discussione.

La persona che ammiro di più.

Se dico Kompatscher, dici che ci fa aprire le scuole di danza? 

Un libro da portare su un’isola deserta. 

“Il cardellino” di Donna Tartt.

Il capriccio che non mi sono mai tolta.

Me ne tolgo anche troppi.

L’ultima volta che ho pianto.

Giovedì.

La mia occupazione preferita. 

Ballare.

Il mio piatto preferito.

Spaghetti al pomodoro. 

La mia cantautrice preferita.

Miley Cirus.

Il mio pittore preferito.

Il mio bambino.

Non sopporto…

I poco evoluti.

La disgrazia più grande.

I poco evoluti.

Dico bugie solo…

Se serve.

La mia paura più grande.

Il mare.

L’oggetto a cui sono più legata.

Cuscinetto.

Il giocattolo che ho amato di più.

Un microfono. 

La massima stravaganza della mia vita.

Una tinta nera a sedici anni.

Il mio primo ricordo.

Una maestra che mi disinfetta il ginocchio.

Il mio più grande rimpianto.

La vita universitaria.

Dove mi vedo tra dieci anni.

Mi basta che sia senza mascherina.

Per un giorno vorrei essere…

Kaycee Rice oppure single (ahah!).

Nel mio frigo non mancano mai…

Ketchup e maio.

Se fossi un animale sarei…

Una tigre col suo cucciolo.

In famiglia mi chiamano…

Annina.

Mi sono sentita orgogliosa di me stessa quando…

Sono arrivata a Ilembula in Africa.

Il mio motto.

Head up!