Lo scorso 30 aprile il cantautore bolzanino Davide Marciano ha dato alle stampe un EP intitolato Sogno in cui sono raccolte le sue ultime fatiche oltre ad un paio di notevoli brani che erano stati già pubblicati online in altra veste nel 2017 e nel 2018.
Si è perso il conto degli anni da quando Davide Marciano ha cominciato a calcare i palchi musicali come cantautore, un cantautore fortemente ispirato dalla scena italiana di fine anni settanta, eppure in tutti questi anni la sua musica, pur acquistando ovviamente in maturità, non ha perso una virgola della freschezza di quando era teenager né di quando da un momento all’altro si trovò a bordo del carrozzone della Liederszene scoprendo che le sue canzoni in italiano (l’hit dell’epoca era Ma dove sono andate le ragazze pazze) piacevano e non poco anche al pubblico di madrelingua tedesca.
Nel corso degli anni Marciano ha diradato le apparizioni in pubblico, come capita a molti che mettono su famiglia, ma non ha certo smesso di scrivere canzoni, anzi, negli ultimi anni tramite le piattaforme musicali ha messo in giro diverse nuove composizioni e lo scorso 30 aprile ha dato alle stampe un EP intitolato Sogno in cui sono raccolte le sue ultime fatiche oltre ad un paio di notevoli brani che erano già stati pubblicati on line (ma in altra veste) nel 2017 e nel 2018.
“Quando nel 2017 ho pubblicato in rete il brano La coerenza – ci racconta Davide – è stato molto importante, ero reduce da un momento in cui, per un attimo, la mia vita si era fermata e quando è ripartita in piena normalità ho sentito l’esigenza di riprendere le redini della mia attività di cantautore. Negli ultimi anni avevo sempre fatto le cose in autonomia, lavorando nel mio studio casalingo, ma per quel brano sentivo il bisogno di affidarmi ad un produttore e questo mi ha portato a contattare Lorenzo Sebastiani (produttore che ha lavorato con Celentano, Pavarotti, Jovanotti, n.d.r.)”.
Dall’incontro con Sebastiani è nata una collaborazione proficua: Davide Marciano e il produttore romagnolo hanno cominciato a lavorare a nuove cose e anche a mettere mano su canzoni precedenti, come la splendida Il paese dei pagliacci, che era già uscita come singolo su Spotify ma che nella nuova veste, con la chitarra solista di Andrea Morelli (dal curriculum altisonante quanto quello di Sebastiani), si guadagna a pieno merito l’onore di essere il brano d’apertura dell’EP.
“Fino ad ora – prosegue il cantautore – per quanto riguarda la distribuzione mi ero affidato alla musica virtuale, ma ora ho voluto farne anche una versione solida, forse anche come segnale visto il momento particolare: ci tenevo a fare qualcosa di tangibile, qualcosa da poter toccare con mano e poter anche donare con mano. Ed è solo l’inizio, la pandemia ci ha rallentati è vero, ma oltre alle canzoni nuove, come quella che intitola il disco e che è stata scelta per il mio primo video, con Sebastiani sto lavorando anche a qualche vecchia canzone, mantenendo i concetti e i contenuti ma magari rivedendo i testi dal punto di vista lessicale”.
La grafica del disco, assai indovinata, è opera di Thomas, figlio di Marciano, regista di professione e autore del bel video realizzato per il lancio di Sogno, brano dall’arrangiamento fresco, estivo, che con un pizzico di fortuna e grazie alla decisione di pubblicarne anche una versione editata per le stazioni radio potrebbe ambire a divenire un hit intelligente.
“Le mie canzoni – racconta Marciano – nascono nella mia testa e suonano già come vorrei che fossero, poi Lorenzo ci mette del suo essendo un polistrumentista capace. Riguardo al video mi preme dire che sono molto soddisfatto, oltre che orgoglioso di essere il padre del regista… senza dimenticare Gabriele Mazzoni, che è l’attore principale del video e che lavora da anni con Thomas. Ma alla realizzazione hanno partecipato altre persone che voglio ringraziare: Giordano Di Stasio responsabile della fotografia e Luciano Tatalo, che recita una piccolissima parte”.
Il sogno più urgente di Davide Marciano, come per molti altri, è al momento di poter tornare ad un po’ di normalità, ma ovviamente, a ruota, viene il sogno di tornare a suonare dal vivo, magari col la formazione con cui si esibito l’ultima volta, nel settembre 2020 a Bressanone, accompagnato da due componenti storici delle sue band, il bassista Marco Perrone e Massimo Marabese, che faceva parte addirittura della primissima formazione e ora suona il cajòn.
Il disco, oltre che sulle piattaforme digitali è distribuito nei negozi cittadini.
Autore: Paolo Crazy carnevale