“sigismundus dei gratia dux austriae anno d(o)m(ini) MCCCCVXXIIII”: è l’iscrizione sotto lo stemma di Sigismondo d’Austria, il tutto sulla lastra di pietra che si trova sopra il portale d’accesso di Castel Firmiano. È infatti dal 1474 che Castel Firmiano – acquisito nel 1473 da Sigismondo, arciduca d’Austria, conte del Tirolo e duca dell’Austria Anteriore – è attestato con il nuovo nome di Sigmundskron (la corona di Sigismondo). Negli anni successivi con un monumentale rifacimento il castello divenne un’importante baluardo verso l’area dell’Italia settentrionale. Succeduto nel 1439 al padre Federico IV d’Asburgo (1382-1439), detto “Federico dalle tasche vuote” o “Tascavuota”, Sigismondo (1427-1496) fu invece denominato “il Danaroso”. A differenza del padre – che sin da giovane ostentò costumi democraticissimi e non ebbe molto in simpatia la nobiltà locale – Sigismondo era amante del lusso e consapevole della propria avvenenza fisica (passò infatti alla storia anche come Sigismondo “il bello”). La vita di Sigismondo fu caratterizzata da alcuni eventi, come la lotta col principe vescovo di Bressanone, Nicolò da Cusa (1401-1464), il quale fu anche imprigionato (1460); la partecipazione alla guerra di Engadina (1499); il duello con Venezia culminato con la battaglia di Calliano (1487); la sua fallimentare politica interna, che portò alla sua abdicazione nel 1490, con la cessione del governo a Massimiliano I d’Asburgo (1459-1519). Sigismondo morì a Innsbruck il 4 marzo 1496 e fu sepolto nella cripta dell’Abbazia di Stams. Castel Firmiano appartenne man mano a diverse famiglie nobiliari; dopo la gestione dal 1976 di un ristorante, nel 1996 il castello divenne proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano. Concesso nel 2003 a Reinhold Messner di realizzare il prospettato museo della montagna, dal 9 giugno 2006 Castel Firmiano è la sede principale del circuito museale chiamato Messner Mountain Museum.
Autore: Leone Sticcotti