QuiIntervista a Sandra Montali, che si è laureata in Lettere Moderne a Roma in anni lontani e battaglieri. Ha insegnato con passione l’italiano seconda lingua in diverse situazioni. Le interessano gli incroci tra culture e il potere dell’immaginazione; letteratura e arte si intrecciano nelle sue vite parallele. È autrice del libro per gli insegnanti “L’italiano con l’immaginario” sulla Simulation Globale, un innovativo metodo di insegnamento delle lingue, che segue un approccio umanistico e narrativo.
La cosa che mi piace di più di me.
L’allegria e la leggerezza.
Il mio principale difetto.
La superficialità.
La volta che sono stata più felice.
Stavo senz’altro sguazzando nelle dolci acque di un’isola mediterranea.
La volta che sono stata più infelice.
L’ho sicuramente rimossa.
Da bambina sognavo di diventare…
Una creatura magica.
La persona che ammiro di più.
Renzo Piano.
Un libro da portare sull’isola deserta.
“L’amore ai tempi del colera” di Marquez.
Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Fare il giro del mondo con i mezzi pubblici.
L’ultima volta che ho pianto.
In maggio. Tutta la notte, aspettando l’esito dell’operazione al cervello di mio marito.
La mia occupazione preferita.
Vagabondare e parlare con gli alberi.
Il Paese/luogo dove vorrei vivere.
Accanto a una lunga distesa di acque turchine, increspate di onde bianche.
Il mio piatto preferito.
Quelli cucinati con pochi e scelti ingredienti, di cui gustare il semplice sapore.
Il mio pittore preferito.
Quello che mi ha riempito di quadri coloratissimi tutta la casa.
Non sopporto…
Il vittimismo.
Il giocattolo che ho amato di più.
Il monopattino di legno che non mi hanno mai regalato.
L’oggetto a cui sono più legata.
Gli occhiali colorati senza i quali non riuscirei a muovere un passo.
Il mio primo ricordo.
Pare che abbia riso la prima volta da neonata, sentendo lo scrocchiare dell’insalata che stava mangiando mia madre.
Il mio più grande rimpianto.
Che ai miei tempi non ci fosse l’Erasmus e quindi anche la possibilità di imparare lingue vivendo insieme.
Dove mi vedo fra dieci anni.
Di anni ne ho 73, e tendo a limitarmi al gustoso presente, per scaramanzia.
Per un giorno vorrei essere…
Un drago volante e fiammeggiante.
Se fossi un animale, sarei…
Una cinciallegra.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa quando…
I miei colleghi hanno creato con i loro studenti isole, hotel e palazzi popolati di storie e personaggi immaginari, a partire dal mio libro.
Il mio motto:
Si impara per vie traverse (Illich).
Autrice: Caterina Longo