Responsabilità, responsabilità, responsabilità

Come avrete visto dalla nostra copertina ci siamo. Dopo un anno di commissariamento il Comune di Merano ci riprova, o meglio sono le cittadine e i cittadini stessi che – tornando alle urne – cercano di uscire dal vicolo cieco creatosi lo scorso autunno con le elezione comunali e il successivo fallimento delle trattative per dare un governo alla città, stante il risultato acquisito. La città di Merano merita di essere guidata da una politica attenta ai problemi reali e alle esigenze vere delle persone. Alcuni quartieri della città del Passirio hanno addirittura preso carta e penna per esprimere le proprie richieste ed aspirazioni, ricordando ancora una volta ai candidati e alle formazioni politiche che li esprimono, quanto poco agli elettori interessino le beghe, le ripicche, i veti e i giochi di potere. Merano è una città dalla storia “plurale”, fatta da cittadini operosi da generazioni e da nuovi residenti giunti per dare il loro contributo in un’ottica di prosperità. Allo stesso tempo il capoluogo del Burgraviato è un punto di riferimento per un’ampia fetta della provincia, che insieme ha affrontato il periodo di difficoltà legato al lockdown e alla pandemia. L’auspicio è allora che i cittadini il prossimo 10 ottobre possano premiare tra i candidati, sia alla carica di sindaco che a quella di consiglieri/assessori, quelli in grado di guardare in prospettiva e con maggiore coraggio (e intelligenza) nell’ottica del bene comune. La politica, va da sé, è fatta anche di ambizione e pure di lobbismo che da sempre, inteso nel giusto modo, ha senz’altro il suo perché. Ma a partire dal 10 ottobre tutti si attendono che gli eletti siano finalmente in grado di rilanciare il dialogo da sempre necessario per riuscire a produrre un nuovo equilibrio, che è il vero sale della politica. Da qualche decennio quando ci si riferisce alle forze in campo in democrazia, si tende ad abbinare al termine “maggioranza” non tanto il suo contrario “minoranza”, quanto piuttosto il termine “opposizione”, che ben rappresenta ahinoi le dinamiche conflittuali che recentemente ha assunto la politica in Italia. Ebbene: il conflitto non può essere fine a sé stesso e all’insegna dell’individualismo. A Merano i cittadini hanno già potuto sperimentare a cosa porta.

Autore: Luca Sticcotti

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