La via dedicata al capitano Loris Musy

Tra le persone da ricordare nella Giornata della Memoria vi è anche Loris Musy, al quale dal 23 maggio 2012 è intitolata una via nella zona produttiva. Chi era e cosa fece? Nato a Gragnano (Napoli) il 30 luglio 1912, laureatosi nel 1935, intraprese la professione di avvocato. Richiamato alle armi nel 1941 come Tenente di complemento, fu inviato a Feltre come Comandante della Tenenza dei Carabinieri; nel dicembre 1941 si sposò con Assunta Sandulli Mercuro; ebbero due figli, Dario e Alberto. Inviato al fronte in Croazia, combatté dal 20 giugno al dicembre 1942. Rientrato a Feltre, riprese il comando della Tenenza. Costituitasi la Repubblica Sociale Italiana, Loris Musy, riuscì, nel rispetto delle leggi, a comportarsi secondo coscienza, cercando di aiutare il più possibile la popolazione e di evitare situazioni di persecuzioni, violenza ecc. Ma il suo comportamento fu considerato talmente ambiguo che il 30 ottobre 1944 i fascisti disposero il suo arresto; fu tra i 120 feltrini deportati nel Lager di transito di Bolzano, nel blocco loro riservato. Loris Musy, cui fu assegnato il triangolo rosso di deportato politico con il numero 4945, fu scelto come capoblocco, in riconoscimento del suo essere equo, autorevole e abile nel dialogare con i comandanti del Lager. Visse con altri situazioni difficili: partenza di molti per i Lager al di là delle Alpi, violenze fisiche, lavoro forzato nella Galleria del Virgolo, scarsità di cibo, docce gelate, adunate collettive di ore al freddo; ne risentì anche la salute di Loris Musy, che curò, oltre ai buoni rapporti con i feltrini, l’ordine interno, l’equa distribuzione dei viveri che giungevano dall’esterno; liberato il 30 aprile 1945, a piedi fece ritorno a Feltre. Promosso Capitano, fu assegnato a Riva del Garda. Lasciata l’Arma nella primavera del 1946 si trasferì a Napoli, facendo carriera nel Banco di Napoli, finché nel 1957 fu trasferito a Roma, dove nacquero i cinque nipoti. In pensione dal 1973, morì a Roma il 21 luglio 1987.

Autore: Leone Sticcotti

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