Prima dell’arrivo della ferrovia nel 1859, il servizio di trasporto pubblico consisteva in qualche carrozza trainata da cavalli diretta a Bolzano o Egna. Lungo il tragitto si trovavano le locande chiamate “Posta” che disponevano di stalle per il ristoro e, a richiesta, il cambio dei cavalli. Pochi se la potevano permettere e chi aveva la necessità di spostarsi lo faceva soprattutto a piedi.
Il treno aveva inaugurato una nuova epoca: quella del viaggio confortevole e in tempi ridotti a media e lunga distanza. Lo sfruttava soprattutto la piccola e media borghesia, il popolo continuava a camminare sulle vecchie strade polverose.
A cavallo tra i due secoli, con l’aumento dell’attività commerciale e la crescita del turismo, nacque anche a Laives il bisogno di un collegamento rapido e confortevole con Bolzano. Ovviamente si rifletté a lungo sulla realizzazione di una linea tranviaria, allora il mezzo di trasporto urbano più amato. Nel 1905 il Comune di Dodiciville, sprovvisto di stazione propria, ottenne l’autorizzazione a costruire una tranvia elettrica da via Stazione fino a S. Giacomo. Anche Laives era molto interessata ma la Südbahn, temendo la concorrenza, si oppose. Nel 1909 venne inaugurato il tram per Gries, altro comune allora indipendente.
Nell’autunno del 1911 alcuni cittadini di Laives costituirono una compagnia di autobus per il collegamento Bolzano-Laives. Un affronto alla strapotente Südbahn ma anche ai tentennamenti comunali e ministeriali riguardo alla realizzazione del tram.
Il 3 giugno 1912 finirono i lavori di posa dei binari sulla linea Bolzano – Maso Wurzer. L’impresa consentì tra l’altro di portare finalmente la luce elettrica fino al paese di Laives. La linea era lunga 6682 metri e contava 21 fermate. Il biglietto costava 40 scellini.
A Laives, dove dal 1912 aveva preso servizio l’autobus, si continuò a parlare di tram. Anton Monsorno, noto possidente e commerciante, morto a soli 47 anni nel 1916, e Franz Defranceschi furono i principali promotori dell’iniziativa. Soltanto nel 1923 venne approvato il progetto definitivo della linea.
Il 18 febbraio 1912 il giornale “Bozner Nachrichten” diede grande risalto all’inaugurazione del servizio di autobus tra Bolzano e Laives. I membri della commissione di valutazione dell’efficienza del mezzo salirono sul mitico “Saurer” costato la bellezza di 28000 corone in piazza “Kaiser Josef” e nel corso del viaggio ebbero modo di apprezzare il comfort offerto dal moderno mezzo di trasporto dotato di sedili imbottiti e perfino di riscaldamento. Una vera rivoluzione per l’epoca.
Dopo mezz’ora, i viaggiatori raggiunsero via Pietralba e si recarono per il rinfresco di rito all’albergo “Pfleg” di Alois Ebner. Il sindaco di Laives, Josef Ebner, “in un breve e caloroso discorso ricordò le varie tappe dell’impresa, ringraziando tutte le autorità presenti e coloro che l’avevano resa possibile”.
Anche il viaggio di ritorno fu un pieno successo. I soci fondatori Josef Ebner, sindaco di Laives, Ferdinand Flor, impresario nel settore del porfido, e Alfred Gerber godettero di un momento di grande popolarità in paese.
Il giornale concludeva il pezzo con orari e prezzi delle corse: “Cinque i viaggi quotidiani: da Laives alle ore 7.00, 9.00, 12.30, 15.30 e 18.30, da Bolzano alle ore 8.00, 11.10, 14.00, 17.00 e 19.30. Durata del viaggio: 30 minuti. Fermate: S.Giacomo e Oltrisarco. Prezzo del biglietto: Laives – S. Giacomo 40 Heller (1 corona = 100 Heller), Laives – Oltrisarco e Laives – Bolzano 60 Heller, Oltrisarco – Bolzano 20 Heller. Abbonamento per 10 viaggi andata e ritorno: 5 corone.”
Autore: Reinhard Christanell