Ludwig von Comini, il medico della vite

Se vi è chi ha lottato e lotta contro i virus patogeni per l’uomo e per gli animali, vi è anche chi ha lottato contro le malattie delle piante, come Ludwig von Comini, cui è intitolata una via, parallela alla via Volta. Chi era e cosa fece? Nato ad Innsbruck il 19 giugno 1814, frequentato il Ginnasio regio-imperiale di Innsbruck, dal 1836 proseguì gli studi alla scuola regio imperiale Mariabrunn presso Vienna. Dopo un periodo in farmaceutica entrò nel servizio forestale in Tirolo. Sposatosi a Bolzano nel 1840, nel 1849 rilevò un maso che la moglie aveva ereditato, il “Kalchgruberhof”, con vigneti sia nel borgo di Bolzano che ai Piani. Alle viti di uno dei suoi beni il 3 agosto 1851 Ludwig Comini scoprì per la prima volta l’infestazione attraverso il fungo aspergillus, importato nel 1850 dal Nordamerica in Europa, l’Oidium tuckeri, temuto e conosciuto come “puro Oidio”. Scoperte le ife, filamenti, dei funghi come agenti patogeni, nel 1853 nella sua tenuta ai Piani di Bolzano iniziò a tentare di lottare contro la malattia della vite che si stava rapidamente diffondendo. Quando nel 1855 gli agenti patogeni comparvero massicciamente anche in altri paesi europei, Comini viaggiò per l’Italia, La Francia e la Grecia, per apprendere qualcosa sui mezzi di difesa approntati; tornato in patria tentò ancora, fino a trovare un efficace mezzo di difesa nell’impollinazione delle viti ammalate con zolfo polverizzato e secco. Per gli anni di lavoro e l’incessante divulgazione, verbale e scritta, in tutte zone a viticoltura del paese, gli venne dato il soprannome di “Schwefelapostel”, “Apostolo dello zolfo”. Pubblicate le sue scoperte nel 1858 in lingua tedesca, due anni dopo lo fece in lingua italiana, con la “Lettera ai viticultori”. La lunga battaglia consumò le sue forze, oltre al patrimonio. Sempre più indebolito, Ludwig, farmacista, enologo, agronomo e conte austriaco, dovette soccombere, tanto da morire a 55 anni, con forti dolori, a Bolzano l’11 gennaio 1869.

Autore. Leone Sticcotti

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