è dal 29 marzo 2010 che, all’incrocio tra Via Weggenstein, Via Vintola e Via Andreas Hofer, esiste la piazzetta Maria Delago. Chi era e cosa fece? Nata l’11 gennaio 1902 a S. Leonardo in Passiria, trasferita a Merano nel 1910, vi frequentò la “Bürgerschule”, scuola femminile privata delle Dame Inglesi. Nel 1920 si diplomò al Liceo pubblico femminile Prosl. Sentendo sempre forte la sua passione di artista, frequentò dal 1924 al 1926 la Scuola d’arte e mestieri del Museo Austriaco per l’arte e l’industria di Vienna: poté così dedicarsi alla professione di ceramista e scultrice, e lo fece a Bolzano, dove si trasferì nella Villa Perathoner, con la madre la sorella Frieda. Rilevata la fornace della ditta Pichl in via Museo, vi allestì un piccolo atelier. Con i suoi lavori si fece conoscere a Bolzano e in altre località dell’Alto Adige, ma ben presto anche all’estero. Nel 1931, lavorando in una fabbrica di ceramica a Maastricht, allestì figure di profeti e altri plastici, e una Via Crucis in ceramica per la chiesa conventuale di Schiedam presso Rotterdam. Con un altro lavoro a rilievo, del 1933, raffigurante Gesù che cammina sulle acque, abbellì la Villa Scherin a Schwabing presso Monaco di Baviera, città dove Maria Delago frequentò per due semestri l’Accademia di Arti Figurative. Morta la madre nel 1945, Maria Delago considerò come sua famiglia il “Südtiroler Künstlerbund”, istituito anche grazie al suo aiuto nel 1947, e con cui collaborò fruttuosamente. Nel dopoguerra installò una fornace moderna in uno spazioso atelier nella Heinrichstrasse; fu ammirata in patria e all’estero per le ciotole, i vasi, le statuine e le acqueforti, creò plastici in ceramica e bronzo anche per chiese e cappelle, scuole e case private. Nel 1964 le fu conferito il Premio Walther von der Vogelweide. Per il suo lavoro viaggiò molto; fu il 10 febbraio 1979 che, dopo visite in Pusteria e a Bressanone, nel viaggio di ritorno si ferì mortalmente nello scontro con un’altra macchina. Fu sepolta nel cimitero di Oltrisarco.
Autore: Leone Sticcotti