La strada dedicata a Hermann von Gilm

Tre poeti, a ciascuno una via nei pressi del ponte Druso: via Dante e via Carducci, collegate da una via minore, la via “Hermann von Gilm”. Se molti sanno chi erano Dante e Carducci, meno noto è Hermann von Gilm. Hermann Rudolf von Gilm zu Rosenegg era nato a Innsbruck il 1° novembre 1812; frequentato il ginnasio a Feldkirch (Vorarlberg), si dedicò agli studi giuridici presso l’Università di Innsbruck. Dal 1840 fu impiegato statale a Innsbruck, Schwaz, Brunico, Rovereto. A Brunico giunse nel dicembre 1842 e si fermò alcuni anni; impiegato di concetto presso la giunta distrettuale, dal 1843 al 1845 abitò al n. 63 della via Centrale, nella casa detta “Kirchbergerhaus”; si fece membro dell’associazione “Verein zum geselligen Vergnügen”, più nota con il nome di “Kasino”, fondata nel 1829. Gli incontri si tenevano nella sala dell’albergo “Zum Goldenen Stern” di Joseph Told; erano occasioni per il poeta di presentare quanto componeva, poesie, sonetti, canzoni. Per il suo fare simpatico e il suo talento drammatico riuscì a radunare intorno a sé sia persone della borghesia che qualche membro della nobiltà locale. Tra le sue opere, canzoni d’amore ma anche canzoni critiche e anticlericali, vi sono le “Sophienlieder” (1844), alcune delle quali furono musicate da Richard Strauss; ad ispirarle sarebbe stata Sophie Petter, tra i grandi amori del poeta. Furono numerose le sue raccolte di poesie, ma dei suoi versi fu pubblicato soltanto un volume, il “Tiroler Schützenleben”. Nell’ottobre 1845 Hermann von Gilm fu trasferito a Rovereto. Da Rovereto nel 1848 passò a Vienna, dove lavorò come tirocinante presso la Cancelleria di Corte, per finire nel 1849 a Lienz (Tirolo orientale), come dirigente dell’ufficio di presidenza del Governatorato; competente per la sezione teatrale, scrisse centinaia di cronache teatrali. Morì a Lienz il 31 maggio 1864; nel 1898, nella casa dove morì, fu scoperto un busto in suo onore, mentre Brunico nel 1992 gli ha dedicato una piazza.

Autore: Leone Sticcotti

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