La zeolite o zeolite cubana è un minerale, una roccia sedimentaria, formatosi milioni di anni fa e di origine vulcanica. La zeolite è dotata di una struttura cristallina e microporosa a base di alluminosilicato e può essere sia di origine naturale che sintetica. Essa si presenta come una polvere sottilissima di colore bianco. Grazie alla sua versatilità trova largo impiego in molti settori, dall’industria petrolchimica alla produzione di detergenti (contro il calcare), all’addolcimento delle acque e alla depurazione delle acqua nere, dall’asfaltatura a freddo alla medicina (ghiaccio secco) e alla zootecnia (mangimi e lettiere per animali); è stata impiegata, inoltre, per estrarre sostanze radioattive dopo il disastro di Fukushima in Giappone.
Da qualche anno la zeolite naturale (clinoptilolite) spopola anche nel BalconORTO e più in generale in agricoltura come corroborante e potenziatore delle difese delle piante. Miscelata alla terra nei vasi in primavera e aggiunta nell’innaffiatoio aumenta la ritenzione idrica, rivitalizza e combina i microelementi del terriccio e riduce sensibilmente la frequenza delle annaffiature. La zeolite nebulizzata per via fogliare ha l’effetto di asciugare l’umidità sulle foglie, di prevenire le malattie fungine – oidio e peronospora in primis – di creare una barriera contro i parassiti (afidi e acari), di cicatrizzare ferite da taglio o dovute alle intemperie, di stimolare la fotosintesi, di proteggere le piante dalla luce solare e dalle scottature, di abbassarne la temperatura, e, di far assorbire, grazie alle sue qualità di ottimo scambiatore di ioni, elementi minerali secondari indispensabili, come il calcio; nel caso dei pomodori di evitarci il famoso marciume apicale dei frutti. Abbinata al bokashi liquido ed al guano ci libererà finalmente dall’uso abitudinario dei noti concimi NPK (azoto/fosforo e potassio) che così tanto bene alla natura non fanno. La zeolite è un’ottima strategia anche per abbandonare il verderame o poltiglia bordolese per gli stessi motivi.
NB: questa farina di roccia vulcanica dalle molteplici proprietà è basica! Quindi per chi ha grandi superfici coltivabili è essenziale, prima di farne uso, richiedere un’analisi del terreno per capire se esso tenda all’acido o al calcareo per orientarsi nelle dosi. Lo stesso discorso vale anche per chi ama le piante acidofile. Come tutte le cose che fanno bene è opportuno non eccedere ed in caso di vaporizzazione tramite soffietti si consiglia l’uso di una mascherina a protezione delle vie respiratorie.
Autore: Donatello Vallotta