Sport per divertirsi e tornare a vivere dopo un duro colpo. Forse è una frase un po’ azzardata, a tratti esagerata, ma probabilmente non per chi si sta riprendendo da patologie cardiache, talvolta gravi. E proprio su questo concetto di coniugare l’attività sportiva al divertimento e quindi al benessere psicofisico, si rifà il gruppo sportivo cardiologico di Salorno.
L’associazione è la nuova costola della più grande fondazione “Cuore di Bolzano”, che “si occupa soprattutto di sensibilizzare le persone sulla riabilitazione cardiologica” anticipa di primo acchito il fondatore, Pier Luigi Simari, stimato medico di base pensionato di fresco.
Dottor Simari, partiamo dal principio, chiedendole dettagli su questo gruppo sportivo cardiologico…
La particolarità è nel fatto che c’è un allenatore addestrato proprio per fare la riabilitazione per lo sport cardiologico, affiancato da un medico, in grado di controllare che le persone che arrivano possano fare l’attività sportiva. Per essere iscritti al gruppo bisogna presentare una documentazione clinica che non abbia controindicazioni.
In Bassa Atesina siete l’unico gruppo?
Certo che no, però ci sono persone che credono molto nella nostra attività e quindi si spostano: alcuni vengono dai vicini paesi di Magrè, Laghetti, altri da Selva Gardena, e mi preme sottolineare che alcuni arrivano anche dal vicino Trentino. Siamo un gruppo affiatato.
In cosa consiste la ginnastica cardiologica?
Ginnastica, sport e divertimento sono cose che possono andare insieme. Queste persone non vengono qui per aumentare la prestanza fisica, ma per mantenere un tono – atrofismo muscolare e una filosofia – psicologia rilassata nei confronti del tema del cuore.
In che senso?
Molti quando dopo un infarto o comunque un problema cardiaco, cominciano a limitarsi nelle cose che possono fare, rischiando di cadere in depressione. Invece, nel gruppo sportivo cardiologico, si può socializzare. Quindi non si fa solo attività sportiva, si può anche giocare. Bisogna pensare che non si tratta di persone che frequentano palestre.
E cosa proponete?
In genere è strutturata i una prima parte basata sul movimento, la ginnastica e il gioco; nella seconda parte invece si punta su esercizi di controllo muscolare e della postura.
Il vostro gruppo è abbastanza recente…
Lo ho fondato io nel 2019 e allora avevamo una ventina di assistiti. Poi è arrivato il Covid e attualmente sono undici, ma qualche volta qualcuno non viene. Oltre le venti unità in realtà bisogna sdoppiarlo, perché l’allenatore (Thomas Fauster) durante l’ora di attività deve seguire personalmente un po’ tutte le persone. L’allenatore è un istruttore di ginnastica di professione, che però ha dovuto fare un corso specifico in Germania.
Per il futuro cosa vi aspettate?
Che vengano altre persone, perché vorremmo raggiungere l’obiettivo di sdoppiare il corso. Il ritrovo è nella palestra della scuola media locale, una volta alla settimana per un’ora piena e alla fine facciamo uno scambio di esperienze. Ma l’idea è anche quella di organizzare uscite all’aperto
Autore: Daniele Bebber