Il 2023 è già entrato nella storia della meteorologia!
Siamo di fronte ad un’anomalia che qualche settimana ha frantumato record su record; a Rovereto sono stati registrati +8,3° C di temperatura minima equivalente alla normalità di Palermo, mentre a Trento Roncafort +6,9°C come se ci trovassimo sulle colline laziali (Meteo Trentino Alto Adige). Al Passo Croce Arcana (MO) a 1.750m di quota sono stati i superati di 10°C di massima e a Canevare di Fanano sono stati sfiorati i 14°C a 1300m (Emilia Romagna Meteo). Nel Piacentino, al 6 gennaio, sono stati contati appena quattro giorni di gelo rispetto alla media di 26 giornate (NIMBUS). Nella città di Torino si chiude l’anno più caldo e siccitoso degli ultimi due secoli, con un’anomalia di temperatura +1,6°C ed un deficit di pioggia/neve pari al 66%, il tutto confrontato con la media climatologica di riferimento del trentennio 1991-2020 (Arpa Piemonte). E pensare che negli inverni degli anni ’30 si poteva pattinare sul Po, che diveniva un’enorme distesa ghiacciata. Ad Aosta abbiamo avuto 19°C, 13°C a Gressoney, 10°C a Chamois a quasi 1900m (Meteo Tornado). Il 31 gennaio sono stati registrati 20°C a Monaco di Baviera, 19°C a Stoccarda, 18°C a Berlino e a Colonia, 16°C a Parigi (Kachelmannwetter). Dopo l’ondata di gelo epocale (-40°C) di due settimane fa, nell’area di Buffalo, con tormente di neve che hanno scaricato due metri di neve, in cui negli USA sono perite all’incirca duecento persone, ora ci sono +18°C di massima. Tanti laghi, specie in Trentino Alto Adige, sono completamente sghiacciati. A Marlengo, nel 2022, ci sono state settantaquattro giornate con una temperatura superiore ai 30 gradi (Florian Wetterseite).
In questi giorni numerose piante da frutto sono in fioritura anticipata e le api nelle ore soleggiate ne approfittano subitaneamente. A Merano, durante la tombola dell’Epifania, ho notato le prime coccinelle sugli infissi esterni in cerca del tepore del sole. In Irpinia, in collina, le rose sono in fiore.
Dal BalconORTO si sentono gli uccellini cantare come se fossimo in primavera. Le autostrade, con il loro carico di veleni e aria insalubre, scoppiano di traffico e di code e ciò ci fa capire che non c’è ancora un piano strategico dei trasporti, né la benché minima idea di come regolamentare gli spostamenti turistici.
3160 µg/m3 (microgrammi al metro cubo) è il valore di PM10 registrato dopo i botti di San Silvestro a Napoli, sessanta volte oltre il limite per la salute umana; limiti superati in tutti i grandi centri urbani, per non parlare di quello cronico nella Pianura Padana.
Buon rovente 2023 a tutti.
Autore: Donatello Vallotta