Quello della Disco Music è un mondo molto complesso, basta aprire l’ottimo volume uscito per Hoepli che i giornalisti romani Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano hanno dedicato a un fenomeno non solo culturale ma anche sociale e di costume per scoprire di che fenomeno, in tutte le sue manifestazioni, si sia trattato. Dal funk delle cantine newyorchesi, alla disco come evoluzione tardiva del rhythm’n’blues, fino alla disco elettronica partorita in uno studio bavarese dal nostro compaesano Giorgio Moroder. I cinque componenti dei SōMuch sono due ragazze e tre maschietti che fino a qualche tempo fa concentravano tutte le loro forze nei contagiosi concerti di una cover band festaiola di nome Giggers: Roberta Creazzo e Valentina Salvi sono le due cantanti Andrea Belloni e Francesco Carli si occupano della sezione ritmica mentre la chitarra è salda nelle mani di Andrea Giovannini.
“Con i Giggers – ci spiega Roberta Creazzo – siamo in giro da una decina d’anni e ci divertiamo un sacco, ma ad un certo punto noi cinque abbiamo cominciato sentire la necessità di fare anche qualcosa di nostro oltre alle cover, così, senza abbandonare il gruppo originale abbiamo dato vita a questa formazione parallela; amiamo tutti la disco music, quella suonata, che ci dà più soddisfazione rispetto a quella campionata”.
Non si preoccupino quindi i numerosi fan dei Giggers, perché comunque potranno continuare ad ascoltare i cinque SoMuch anche nella versione gruppo numeroso (sono ben dieci in formazione i Giggers). Il progetto ha cominciato a prendere vita nel 2019, quando il chitarrista Giovannini, che scrive le musiche dei brani, mandò agli amici un file audio con la bozza di una cosa che avrebbe potuto essere la loro prima canzone originale.
“La svolta importante – prosegue la cantante quasi schernendosi – è successa un po’ per caso, nel 2017 stavo seguendo su Instagram un annuncio di Ralph Rolle, batterista nel gruppo di Nile Rodgers, la mente dietro quel gruppo fantastico che erano gli Chic, in assoluto i nostri preferiti. Ralph stava promuovendo un ciclo di lezioni personalizzate per batteristi ed io che con il nostro drummer faccio coppia anche nella vita oltre che nella musica, ho pensato che potesse essere un bel regalo di Natale offrirgli l’opportunità di incontrare il suo idolo”.
La frequentazione con Rolle si è poi protratta nel tempo diventando una vera e propria amicizia, al punto che sul finire del 2019 i ragazzi hanno fatto ascoltare al batterista di Rodgers il loro primo demo, con la canzone composta da Andrea Giovannini, ma mai avrebbero pensato che la cosa potesse piacergli al punto di decidere di offrirsi di produrre per loro un EP che ha visto poi la luce nelle scorse settimane.
“Ci è voluto parecchio tempo per concretizzare la cosa – racconta Roberta – come tutti sappiamo ci si è messa di traverso la pandemia e tutto si è rallentato, ci sono stati mesi in cui non è stato possibile vederci tra di noi che eravamo tutti qui, figuriamoci incontrarci col produttore che sta a Manchester. La cosa ha anche avuto dei costi, alla fine però le cose si sono messe a posto, ad inizio anno abbiamo lanciato i primi due singoli ed ora è disponibile l’intero EP”.
Per ora la musica dei SoMuch è rintracciabile su tutte le piattaforme musicali, da youtube a Spotify: si tratta di un disco chiaramente molto fruibile, disco music ben prodotta e fatta sicuramente per ballarci su; addirittura il brano che apre l’EP è un omaggio (nel titolo) al celebre club Studio 54, uno dei templi mondiali del fenomeno discomusic. I SoMuch hanno ovviamente come obiettivo quello di riuscire a promuovere il loro prodotto con dei concerti, visto e considerato che a loro piace la disco suonata dal vivo. In attesa di allargare il repertorio originale con nuovo materiale, ai brani dell’EP alterneranno delle cover: prendete intanto nota della data di venerdì 10 marzo, quando alle 21 la formazione festeggerà l’uscita del disco insieme ad alcuni ospiti sul palco del Sudwerk a Bolzano.
Autore: Paolo Crazy Carnevale