Passi indietro sul tracciamento dei bus

Arriva? Sì, c’è scritto che arriva, ma poi… non arriva. è un’esperienza, questa, condivisa a Bolzano da molti utenti del trasporto pubblico. Gli orari degli autobus che si trovano sulle pensiline spesso lasciano il tempo che trovano, ma da un bel po’ anche gli strumenti più innovativi e digitali, come tabelloni con display e App per smartphone sono tutt’altro che precisi, anzi. E quando prendiamo il bus la precisione non è un optional, perché la maggior parte di noi non è in vacanza, ma ha un appuntamento da rispettare a breve termine. No?

Per chiarirci le idee ne abbiamo parlato con il nostro esperto della città digitale Marco Montali, che ci ha confermato nelle nostre perplessità. 

“La cosa strana è che fino a qualche anno fa, con la App di Sasa, il tracciamento dei bus era realizzato attraverso una mappa con Gps dove i mezzi erano rappresentati in tempo reale durante il loro spostamento. Si trattava di un prototipo sperimentale, realizzato in collaborazione con il Noi, ma funzionava bene tanto che noi l’avevamo lodato proprio in questa rubrica.

E poi cosa è successo?

“Beh, la App di Sasa è stata dismessa e ora c’è un’unica App (sudtirol mobil) che fa riferimento all’intero sistema della mobilità. Ma è evidente che non ha la stessa affidabilità.” 

La “vecchia” mappa che tracciava i bus in città non c’è più?

“No. E va detto non si tratta del livello di sofisticazione delle App. Il problema di fondo è capire a quali dati questi servizi fanno riferimento, e alla qualità di questi dati ovvero quanto sono fedeli alla realtà e con quale frequenza vengono aggiornati. Guardando come funziona il sito di Alto Adige Mobilità l’impressione è che i dati siano presi dalla pianificazione e non dalla situazione in tempo reale, oppure si basino (specie per quanto riguarda i ritardi) sulle dichiarazioni dell’autista. Di certo non è il GPS.”

Com’è stato possibile un passo indietro di questo tipo?

“Eh, sembra un esempio di omologazione verso il basso. Un vero peccato. Lo ripeto: è una questione di dati. Lo potete verificare anche per il tracciamento dei treni a livello nazionale. Per vedere dove si trovano si può fare riferimento al sito di Trenitalia, alla App, oppure – ad esempio – al sito viaggiatreno.it che si basa sulle informazioni presenti sui tabelloni elettronici nelle stazioni. Ebbene: se andate a vedere le informazioni sulle posizioni in tempo reale dei treni vedrete che non sono coerenti tra di loro. Lo ripeto: è una questione di qualità dei dati ed è un vero peccato. Spesso oggi sono disponibili open data, ma è solo attraverso un approvvigionamento corretto dei dati che può essere reso disponibile un servizio efficace. Altrimenti si tratta, sempre, di occasioni perse nella nostra città digitale. 

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