QuiIntervista a Flora Sarrubbo, che si è formata a Milano presso la Scuola Civica d’arte drammatica Paolo Grassi e lavora come attrice, regista e drammaturga, in spettacoli in italiano e in tedesco; parallelamente a questo ha sviluppato un particolare interesse per la pedagogia teatrale.
Ha fondato nel 2021 la cooperativa ControTempoTeatro e ne è attualmente presidente.
La cosa di me che mi piace di più.
Non ho mai rinunciato all’immaginazione.
Il mio momento più felice.
La prima volta che ho raggiunto una cima in montagna.
Da bambina sognavo di diventare…
Scrittrice.
Il luogo dove vorrei vivere.
In Grecia, nel cuore del Peloponneso, tra monti e mare.
Il mio piatto preferito.
Le melanzane a funghetto.
Non sopporto.
La sopraffazione.
Per un giorno vorrei essere…
Invisibile.
Nel mio frigorifero non manca mai…
La frutta. E, quando è stagione, le ciliegie, che mi mettono allegria.
Sono stata orgogliosa di me stessa quella volta che…
… nonostante la poca fiducia in me stessa, mi presentai ai provini per entrare nelle scuole di teatro.
Dove mi vedo fra dieci anni.
In uno spazio da inventare, con i miei compagni di ControTempoTeatro…per alcuni mesi all’anno! e poi… in una casa nella natura isolata dal mondo con l’uomo che amo.
La prima cosa che faccio al mattino.
Guardo fuori dalla finestra, mi alzo sempre molto presto e mi piace spiare il mondo che si sveglia.
Il mio film preferito.
“C’era una volta in America”.
Il mio attore preferito.
Gian Maria Volontè.
Il mio sogno ricorrente.
Ho sognato per anni di lavarmi con il latte.
Cosa apprezzo di più del luogo in cui vivo?
Le montagne, quelle che ancora non sono diventate “Gardaland”.
Amo il mio lavoro perché…
… è un buon allenamento per mettermi sempre in discussione.
L’ultima volta che ho pianto.
Quando ho visto l’oceano.
Se fossi un animale sarei…
Dicono un rapace, ma mi sento di più una capra inerpicata su balze e sporgenze.
Il mio colore preferito.
Rosso pompeiano.
Il mio primo ricordo.
Le mimose del giardino di casa a Capriglia e i giochi con il nonno.