Il 21 settembre si celebra la giornata mondiale dell’Alzheimer e a mio avviso è molto significativo che sia stata scelta tale data, nei pressi dell’inizio dell’autunno. Il sapore di questa stagione, nella nostra cultura, è senz’altro agrodolce, ponendosi al termine dell’estate convenzionalmente considerata la “bella stagione”. La descrizione a parole del “sapore d’autunno” d’altronde è stata spesso oggetto, in maniera stereotipata, dei compiti in classe che le nostre maestre elementari ci assegnavano, una volta tornati tra i banchi, dopo le vacanze. Tralasciando la non fortunatissima allocuzione “autunno della vita”, va osservato che la data attorno al 21/23 settembre è anche il momento dell’equilibrio che si presenta due volte all’anno e con sapori diversi, è proprio il caso di dirlo – tra la durata del giorno e della notte.
Tornando alla giornata dell’Alzheimer, un pensiero va oggi ai 55 milioni di persone che nel mondo, tantissimi sono anche nel nostro territorio, soffrono di demenza.
La giornata dell’Alzheimer fu istituita nel 1994 per diffondere iniziative dedicate alla conoscenza e alla diffusione delle informazioni sulla malattia. Com’è noto la malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza. Insorge più frequentemente dopo i 65 anni di età e colpisce più spesso le donne. Come tutte le forme di demenza comporta un progressivo decadimento delle funzioni cognitive, a cominciare dalla memoria. La malattia è una delle principali cause di disabilità e non autosufficienza tra le persone anziane. Ed è in crescita, soprattutto a causa del progressivo invecchiamento dell’età popolazione.
L’Alzheimer si può prevenire? Senz’altro! Sopratutto si può diminuire il rischio d’insorgenza adottando uno stile di vita salutare. Ma una volta che la malattia compare occorre far conto sulla protezione sociale e il sostegno sanitario ed economico che sono stati definiti da una legge specifica (la legge 30 dicembre 2020, n. 178, commi 330, 331 e 332) e da uno specifico Fondo per l’Alzheimer e le demenze.
Il nostro pensiero va alle tante famiglie dei nostri lettori che si prendono cura di persone malate di Alzheimer. La giornata a loro dedicata serve a rinnovare in tutti noi l’impegno a sostenerle in tutti i modi possibili, anche e soprattutto attraverso vicinanza e cordialità. Lo apprezzeranno senz’altro.
Autore: Luca Sticcotti