Piazza Franz Innerhofer: è la piazzetta tra via Ospedale e il Rettorato della Libera Università di Bolzano. Franz Innerhofer, nato a Marlengo il 18 agosto 1884, frequentò un Istituto Magistrale, dapprima a Feldkirch (Vorarlsberg), poi a Bolzano; si diplomò a Gries nel 1903. Esercitò l’attività di maestro, molto apprezzato, a Rifiano e poi a Marlengo. Fu anche organista della chiesa di Marlengo e suonatore di grancassa nella banda musicale. Nel 1920 sposò Maria Pöder di Cermes; il 2 aprile 1921 nacque l’unica figlia, Maridl. Era il mese della tradizionale “Fiera di Bolzano”; inaugurata il 19 aprile, il programma prevedeva, per domenica 24 aprile, un corteo in costume, composto da 17 gruppi; doveva attraversare la città, partendo da via Castel Roncolo. La manifestazione, senza bandiere, non doveva avere carattere di manifestazione politica, correndo voce che si stesse pianificando un’incursione di fascisti, infatti già dalle 8 del mattino dai treni provenienti da sud ne erano scesi in centinaia, guidati dal capitano Achille Starace; li si vedevano con tanto di mazze, pistole, bombe a mano, si udivano i loro inni di battaglia e le urla minacciose. Alle una del pomeriggio i partecipanti alla sfilata folcloristica si radunarono in via Castel Roncolo, il tutto in un clima di festa. Fu quando il corteo giunse in via della Posta che i fascisti fecero irruzione; marciavano gridando, provocando, roteando i loro bastoni; in piazza delle Erbe iniziarono a colpire la gente con i bastoni, a sparare sugli spettatori e persino a scagliare bombe a mano. Il bilancio dell’aggressione fu di quaranta feriti, ma anche di un morto; era Franz Innerhofer. Il maestro conduceva di corsa due ragazzi per via dei Vanga, per metterli al sicuro nella residenza Stillendorf; colpito a morte da uno degli inseguitori, crollò sul secondo scalino dell’edificio. Con i conforti religiosi di Johann Nikolussi, superiore dei Sacramentini, Franz Innerhofer spirò alle 14,30.
Autore: Leone Sticcotti